“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi”. Davvero un amore grande quello che ci viene descritto dalle parole di Gesù e di cui siamo destinatari. Non soltanto quello di un padre o di una madre qualsiasi verso un figlio, che già di per sé sarebbe qualcosa di davvero grande, ma quello del Padre misericordioso nei confronti del Figlio unigenito.
Dio, che è Amore (1Gv 4,8), ci dona tutto se stesso nel Figlio, senza condizioni, senza esitazioni, conoscendo come unica misura possibile quella della totalità: “La misura dell’amore è amare senza misura” (S. Agostino). Si tratta di un amore che abilita ad amare. Il Figlio non soltanto ci ama nel modo in cui è amato dal Padre (“come”), ma può amarci proprio in quanto prima è stato amato da Lui. È l’esperienza di essere amati in maniera autentica, incondizionata e radicale che ci consente di imparare ad amare nella verità, e proprio per questo genera responsabilità.
L’amore è esigente perché desidera tirare fuori (exigere: ex-agere) il meglio sia da chi ama che da chi è amato. Quando sant’Agostino scrive “ama e fa ciò che vuoi” ha come riferimento questo amore e non altri. Un amore non “a modo mio”, ma “al modo di Dio” (“come il Padre ha amato me”); un amore che non si accomoda, che non si accontenta di fare bene il compitino, di ridurre al massimo lo sforzo. È questo l’unico amore autentico, tutti gli altri sono surrogati, volgari imitazioni.
L’osservanza dei comandamenti allora è motivata dall’amore che è stato riversato nei nostri cuori. Non un peso che grava sulle nostre spalle, ma un’esigenza naturale per chi vive di quest’amore ricevuto, un amore che non può essere in alcun modo trattenuto per se stessi e chiede di essere donato senza misura.
L’amore ha i suoi comandamenti.
UN MONDO D’AMORE – GIANNI MORANDI
AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito