don Umberto Guerriero – Commento al Vangelo del 28 Maggio 2021

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Aveva cercato nel tempio, dove altro sennò… Si era guardato attorno e aveva osservato attentamente ogni cosa. Non si era accontentato della prima impressione, il suo sguardo non era rimasto in superficie. Aveva indugiato a lungo, fino a quando l’ora si era fatta ormai tarda ed era arrivato il momento di uscire da lì. 

Niente da fare… Gesù sperava di trovare ben altro, ma in quel posto c’era tutto, tranne quello che avrebbe dovuto esserci, quello che Egli stava cercando. La mattina seguente, aveva ancora fame e quell’albero di fichi, che non presentava altro che foglie, lo riportò in fretta alla triste esperienza del giorno precedente. 

Gli era davvero rimasto l’amaro in bocca. Tutti quei sacrifici e quelle preghiere non avevano prodotto neanche un fico secco. “In eterno” nessuno potrà cibarsi dei frutti di una religiosità vuota e sterile, legata solo alle forme, fatta esclusivamente di apparenze, ma incapace di andare oltre, perché quei frutti non esistono, essa non è in grado di produrne. 

Quando il tempio, il luogo della relazione con Dio per antonomasia, diventa un mercato in cui ciascuno va in cerca solo del proprio tornaconto, è meglio cercare altrove ciò che davvero può saziare “la fame di ogni vivente” (Sal 145,16). 

Non è soltanto l’istituzione religiosa a correre questo rischio. Anche la nostra personale “religione” rischia di restare infruttuosa e di non diventare mai davvero “fede” se si limita a cercare di saziare la propria ingordigia, anziché preoccuparsi di portare frutti che possano nutrire altri. 

E i frutti dello Spirito li conosciamo bene, sono “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22). Se li cerchiamo tra le foglie della nostra vita e delle nostre comunità e non ne troviamo, forse vuol dire che anche noi non siamo stati capaci di produrre neanche un fico secco.

Verrei a cercarti tra gli alberi
le foglie e il vento e tra le nuvole
L’ANIMA VISTA DA QUI – NEGRAMARO 


AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito