Era solo un pretesto, nulla di più. L’ennesima occasione per mettere alla prova Gesù e tentare a tutti i costi di screditarlo. Bisognava dimostrare pubblicamente che proprio lui, che aveva denunciato l’ipocrisia degli scribi e dei farisei, in realtà non era migliore di loro.
A nessuno importava di quella donna, di chi fosse davvero, né da dove venisse. Metterla lì nel mezzo, davanti agli occhi di tutti voleva dire identificarla con il suo peccato: è un’adultera, nient’altro! E così tutti erano pronti a lapidarla.
Chissà se stavano guardandosi attorno per scegliere la pietra più adatta, oppure invece avevano già le tasche piene di sassi, pronti all’occorrenza per essere scagliati contro il malcapitato di turno.
Gesù sceglie il silenzio, perché con la rabbia non si può dialogare, lei non vuol sentire ragioni. Di fronte all’insistenza però, Egli è costretto ad intervenire spostando l’obiettivo: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
Guardati dentro con sincerità; il peccato dell’altro che tanto ti disgusta non è forse anche il tuo? Ora quel peccato ha un volto: il mio, il tuo… E se il peccato va odiato, il peccatore va sempre amato!
Tanto basta per disarmare la mano di quegli uomini. Ma basterà a disarmare anche la mia? A svuotare le tasche che ho riempito di sassi pronti all’uso, per colpire gli altri con i miei giudizi sommari?
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai,
dovunque te ne vai,
tu sempre pietre in faccia prenderai.
PIETRE – ANTOINE
AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito