Nessuna vita può sussistere senza nutrimento. Abbiamo bisogno di mangiare per vivere, non ne possiamo fare a meno. Ma non tutto ciò che assumiamo ci fa bene. Dove trovare allora ciò che davvero nutre la nostra esistenza?
Ci sono cibi che non saziano la fame e bevande che non placano la sete, che finiscono per creare una sorta di dipendenza: più ne mangi o ne bevi, più ne desideri.
Ci sono alimenti che non riusciamo ad assaporare e gustare, ma finiamo per divorare e trangugiare con avidità.
Ci sono pietanze che, anziché nutrirci, quasi ci avvelenano. Più ne assumiamo e più il nostro organismo ne risente, talvolta con conseguenze piuttosto serie.
Potremmo correre il rischio di “vivere per mangiare” anziché “mangiare per vivere”. Potremmo finire per cercare di trovare una risposta alla nostra fame in un pane che non nutre e non sazia; potremmo finire per illuderci di poter trovare nutrimento accaparrandoci il prodotto che preferiamo una volta per tutte e tornandocene a casa nostra.
Ma «il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Solo Cristo è il vero nutrimento dell’umanità; nessun altro può saziare la nostra fame e dissetare l’arsura dei nostri cuori. Il “pane della vita” libera e non incatena, alimenta e non ci toglie energia, esalta i sapori di ogni altra pietanza senza coprirne alcuno.
E senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via.
LA DONNA CANNONE – FRANCESCO DE GREGORI
AUTORE: don Umberto Guerriero
FONTE: #Vangeloasquarciagola (canale Telegram) – Sito