Don Tommaso Mazzucchi della parrocchia San Pio da Pietrelcina in Roma spiega il brano del Vangelo di domenica 12 gennaio 2025, per bambini e ragazzi.
Trascrizione generata automaticamente da Youtube e rivista tramite IA.
Eccoci qua cari bambini cari ragazzi.
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Cari bambini, cari ragazzi,
Domenica prossima, il 12 gennaio 2025, sarà la festa del Battesimo di Gesù. Con questa festa si chiude il tempo di Natale e inizia il tempo ordinario.
Gesù viene annunciato da Giovanni nel Vangelo che ascolteremo. Ecco, la gente pensava che fosse lui, Giovanni, il Cristo, il Messia, e si faceva domande su questo. Ma Giovanni disse che lui non era il Messia, ma che sarebbe arrivato qualcuno che li avrebbe battezzati con lo Spirito Santo e con il fuoco.
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Questo vuol dire che, grazie a Gesù, tutta la nostra vita può essere immersa nello Spirito Santo, che è un fuoco d’amore. Esso fa sì che la nostra vita possa essere nuova. Giovanni ci promette che Gesù è in grado di fare in modo che tutti i nostri pensieri, tutte le nostre parole, tutte le nostre opere possano essere ispirate dalla luce e dalla forza di Gesù.
E tu vuoi questo? O hai paura di dover rinunciare a qualcuno dei tuoi piani, a qualcuno dei tuoi divertimenti, a qualcuno dei tuoi progetti?
Ecco, viene detto che tutto il popolo viene battezzato, e anche Gesù ha ricevuto il battesimo. Mentre è in preghiera, il cielo si apre, scende su di lui lo Spirito Santo, e viene una voce dal cielo che dice che lui è il Figlio, l’amato.
Ebbene, anche noi, nella preghiera, possiamo fare l’esperienza che viene a noi lo Spirito Santo. Quando siamo in preghiera, possiamo chiedere:
“Signore, donami il tuo Spirito, perché mi possa ricordare del tuo amore, perché possa credere nella tua parola, perché possa compiere opere come tu le hai compiute.”
Chiediamo lo Spirito Santo: è molto importante. Gesù ci ha fatto questo grande dono di essere figli di Dio. È un dono che ci viene attraverso Gesù, perché solo lui è colui che è Figlio fin dall’eternità. Con il suo amore, ci ha aperto questa strada: noi non siamo più estranei verso Dio, non dobbiamo mai ritenerci schiavi di Dio né vivere nella sua paura.
Siamo figli e possiamo avere questo rapporto con Dio, nostro Padre. E noi, ci aspetteremmo forse dal figlio di un re che faccia cose poco regali? Che pensi cose poco regali? Forse no, non ce lo aspetteremmo.
Così, noi, essendo figli di Dio, abbiamo aperta la porta di una vita nuova, in cui possiamo veramente pensare, dire e vivere le cose del Signore, che ci parlano di amore, di eternità, di grazia, di gioia, di pace. Possiamo avere tanta forza, anche nelle situazioni difficili.
Ci vediamo presto, ragazzi!
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