Non voi me, ma io ho scelto voi!
Questa sesta domenica di Pasqua ci pone di fronte ancora una volta alle parole che Gesù rivolse ai suoi discepoli durante l’ultima cena.
Come a loro, anche a noi il Risorto insegna che siamo tutti suoi amici, che gli apparteniamo attraverso i doni della fede e del battesimo. Prendendo coscienza del valore di questi doni, siamo invitati a ricordare come nella nostra vita conti una sola cosa: mostrarci degni dell’amore che conosciamo dentro l’amicizia con Gesù.
Senza sosta Gesù offre la sua gioia di risorto a tutti quelli che credono nella sua parola e per mezzo del battesimo si uniscono a lui e alla sua cerchia di amici, la Chiesa. Chi entra nell’amore del Padre dei Cieli per mezzo di suo Figlio ha ormai una ragione essenziale per essere sempre felice.
La dimensione nella quale i discepoli del Risorto sono chiamati a vivere è quella del comandamento dell’amore, criterio ultimo della vera reciprocità tra le persone, fino al dono di se stessi a Dio e agli altri, fino all’atto eroico del martirio.
Fonte: per gentile concessione di don Sergio Carettoni dal suo blog.