Come Maria, facciamoci amore!
Ricevuto dall’Arcangelo Gabriele l’annuncio della nascita di Gesù e sapendo che Elisabetta è incinta, Maria si mette in viaggio per rendere visita alla cugina, per rimboccarsi le sue maniche e mettersi a servizio della vita.
Giunta alla casa di Zaccaria, Maria è riconosciuta da Elisabetta come la madre del suo Signore. Da parte sua Maria esulta per il grande privilegio che le è stato accordato: essere la madre del Messia.
A conclusione del tempo di Avvento, la pagina evangelica di Luca celebra il valore dell’attesa di una nuova vita. In queste due donne diventa insegnamento a riconoscere, nelle pieghe delle nostre storie umane, l’intervento del Signore Dio.
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Il mistero della nascita del Redentore, compiutosi più di 2000 anni fa, si attualizza nella liturgia del Natale. Si incarna nella vita delle persone di ogni tempo, recando ad esse in dono gli stessi doni della Grazia di Dio.
Con l’attesa e lo stupore di Maria e di Giuseppe, con la fede dei poveri e dei viandanti del vangelo, anche a noi è offerta la possibilità di incamminarci verso la grotta di Betlemme. Nel buio della notte, siamo richiamati dal chiarore di una stella e dal calore di un amore avvolgente: quello di Dio, il Padre santo dei Cieli.
Fonte: per gentile concessione di don Sergio Carettoni dal suo blog.