don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 29 Maggio 2022

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IN CIELO

Me lo chiedo tutti gli anni: perché non è rimasto? C’era proprio bisogno di ritornare al Padre?

Voglio dire: non sarebbe stato tutto piú facile se Lui, risorto e bellissimo, fosse rimasto in mezzo a noi con il suo corpo trasfigurato dalla Croce e dalla Resurrezione? Sarebbe stupendo poter ascoltare la sua voce, sentire il suo profumo, vedere i suoi occhi e il suo sguardo…

Ma Gesù decide di ritornare nella comunione della Trinità. Ci ha detto e dato tutto. Spremuto sul torchio della Croce, ha riempito i nostri calici vuoti con il vino spumeggiante della resurrezione. Dopo il brindisi iniziale dell’ultima cena, ci invia alla missione universale affinché tutti possano assaporare il vino buono della grazia e lasciarsi ubriacare dalla misericordia del Padre.

Gesù ritorna nella comunione della Trinità e si porta dietro tutta la nostra umanità, un uragano di luce e d’ombra, di passione e di miseria. Tutta la nostra bellezza e meschinità, Gesù se la porta dietro sedendosi nel suo trono glorioso alla destra del Padre. Nulla di ciò che è umano è estraneo a Dio.

Lui conosce la tua fatica, il tuo dolore, il tuo smarrimento.

Lui sa che ce la stai mettendo tutta.

Lui conosce il dolore sordo dell’assenza, il silenzio fragoroso della morte, la vertigine improvvisa della malattia.

Lui è con te.

È salito ai cieli per scendere nel profondo delle viscere di tutta l’umanità, per salire sulle croci di tutti i crocifissi della storia, per camminare con qui si sente perso e masticato dalla vita, per prendere per mano chi non ha più forza.

È salito al cielo per soffiare nel cuore della sua Chiesa il dono dello Spirito, per riempire le nostre vele di passione e speranza, per spingerci fino ai confini della terra ed annunciare che Lui è vivo. Non c’è piú spazio per la paura, Lui è con noi. Sempre.

Un abbraccio,

don Roberto


Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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