INSEGNACI A PREGARE
Molte volte, dopo giornate intense di incontri, colloqui, celebrazioni e visite alle comunitร della missione, mi ritaglio uno spazio di silenzio e di preghiera nella piccola cappella della casa parrocchiale. Faccia a faccia con il maestro. Nelle sue mani travaso le storie che la gente mi affida, i dolori, le cicatrici, i desideri e i sogniโฆ
Mi metto davanti a Lui a mani vuote e ripeto la preghiera dei discepoli: Signore, insegnami a pregare. Come i dodici, anchโio mi scopro incapace di pregare, di stare alla sua presenza. Mi affido al silenzio, ascolto, balbetto qualche parola dei Salmi, mi lascio sfiorare dallo Spirito e ripeto: Signore, insegnami a pregare.
Rileggo la parabola che il maestro propone a conclusione del Padre Nostro. Normalmente, commentando questo testo, si sottolinea lโimportanza della perseveranza nella preghiera. Certo, giusto e santo. Ma mi sembra che Luca voglia sottolineare anche un altro aspetto: la certezza di essere ascoltati. La perseveranza nella preghiera si fonda sulla certezza che il Padre del cielo ci ascolta, ci accoglie e ci ama.
La parabola, dunque, ci insegna uno degli ingredienti piรบ importanti della preghiera: pregare รจ stare davanti ad un Padre che ci ama e ci accoglie, รจ stare alla presenza di un interlocutore amorevole, attento, disponibile. Pregare รจ gustare una presenza, ascoltare una voce amata, affidare e confidare, scoprire che la nostra miseria รจ la misura della sua misericordia.
Signore, insegnaci a pregare.
Un abbraccio,
don Roberto
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) โ Sito Web Fonte: il canale Telegram โSulla Tua Parolaโ.
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