IL REGNO DEI CIELI È SIMILE A…
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 13, 24-43
Il Vangelo di oggi alimenta il nostro cammino di fede con un tris di parabole succulente. Da diverse prospettive e angolature, Gesù presenta il Regno di Dio e la sua missione.
È interessante sottolineare la fantasia e la passione del maestro che crea le parabole con attenzione e delicatezza per parlare del Regno di suo Padre. Il Regno è come… Non esiste una definizione che possa spiegare il Regno, non esiste un’immagine che possa sintetizzare e riassumere cosa intende il maestro quando annuncia che il Regno di Dio è vicino. Le parabole sono indizi, sono lampi di luce che ci aiutano ad intuire cosa aveva nel cuore il maestro. Solo la vita, la vita spesa e donata per costruire il mondo cosí come lo sogna Gesù, ci puó aiutare a vivere adesso, ora, qui nel Regno del Padre. Il Regno non si puó spiegare o capire, si puó solo vivere.
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Le tre parabole ci aiutano ad intuire tre aspetti importanti.
Il grano e la zizzania ci ricordano che il Regno non si rivela condannando i cattivi e premiando i buoni. Giovanni Battista si aspettava una bella pulizia generale. Annunciando il Messia, infatti, disse: “Nella sua mano tiene il ventilabro e pulirà la sua aia, raccogliendo il grano nel granaio e gettando la paglia nel fuoco” (Matteo 3,12). Ma Gesù fa tutto il contrario: non allontana i peccatori, non punta il dito contro chi era etichettato come la zizzania della società. Il maestro non si circonda di perfettini e primi della classe, tra i dodici – lo sappiamo – c’è gente con un passato discutibile e, tra di loro, c’è pure il traditore.
I mietitori impazienti che vogliono sradicare la zizzania, assomigliano a chi vuole comunità di perfetti e gruppi esclusivi di primi della classe, e dimenticano che la chiesa è una comunità di peccatori che hanno fatto esperienza del perdono e della paziente misericordia del Padre.
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Il granellino di senape ci ricorda che il Regno si manifesta nella piccolezza. Molti si aspettavano segni prodigiosi e spettacolari, ma il maestro vuole cambiare il nostro sguardo, vuole insegnarci a riconoscere la presenza di Dio lontano dai riflettori e dagli squilli di tromba. Il profeta Ezechiele aveva annunciato la presenza di Dio con l’immagine di un cedro frondoso, ma Gesù sembra non essere d’accordo. Il Regno inizia il suo cammino nella piccolezza di un granellino. Bisogna aguzzare la vista ed essere pronti ad uscire dagli schemi di potere e di forza per scoprire che Dio e il suo Regno sono all’opera.
La parabola del lievito è la versione femminile di quella del granellino di senape. La protagonista è una donna che conosce bene la forza discreta e vigorosa del lievito che si nasconde nella farina. Così è il Regno: nel nascondimento fa fermentare tutto l’impasto. No lo vedi, non lo senti, ma è presente e lavora nel silenzio.
Il Regno di Dio è vicino. Dio è vicino. Apri bene gli occhi, smetti di correre e di agitarti. Ascolta, fermati. Lui è lì.
Un abbraccio,
don Roberto
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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