SEMPLICEMENTE COME SERVI
A volte è davvero difficile riconoscere la presenza di Dio nella storia. Nelle mie povere mani raccolgo le lacrime e il dolore di tanti fratelli e sorelle che si sono sentiti morsi dalla vita, che hanno sofferto per i suoi veleni e si nascondo all’ombra di cicatrici profonde e dolorose. Ascolto in silenzio e con rispetto, cerco di accogliere chi si avvicina alla comunità caricando croci inimmaginabili e con lo stomaco pieno di gridi soffocati.
A volte, sottovoce, mi chiedo dove sta Dio, dove si è nascoso…
In questi momenti, quando le domande bombardano silenziosamente il cuore, ripeto la preghiera degli apostoli. Mi metto in ginocchio davanti all’Eucarestia e mi lascio prendere per mano da Pietro, Giovanni e dagli altri discepoli per ripetere insieme a loro: “Accresci in noi la fede!”.
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No, no si tratta di quantità, ma di qualità. Quello che davvero conta è l’autenticità, la profondità e la perseveranza della fede. Non serve a nulla moltiplicare le devozioni e le Messe se il nostro cuore non appartiene totalmente a Cristo.
Solamente alla luce di un’autentica esperienza di fede, possiamo comprendere la breve parabola che chiude il testo evangelico. Ovvio: Gesù non sta presentando un’immagine di Dio e del suo comportamento, vuole invece farci comprendere come l’uomo deve mettersi davanti a lui. La completa disponibilità, la consegna operosa delle nostre forze, l’umiltà e il servizio sono il frutto di una fede autentica e pura. Nella fede solo si cerca Dio e la sua presenza, non ci sono altre ricompense che la gioia autentica di appartenere a Lui, di essere suoi.
Anche se alcune cose ancora non le capisco, mi metto nelle Tue mani.
Non so dove mi stai portando, ma l’importante è stare con Te.
Non so esattamente cosa vuoi da me, ma non importa.
Staró dove tu mi metterai.
Non cerco nulla, se non quello che vuoi tu.
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Semplicemente servo.
Un abbraccio,
don Roberto
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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