RALLEGRATEVI CON ME
Il cuore di questa parabola, vale la pena dirlo all’inizio, non è tanto un invito alla conversione, quanto piuttosto la rivelazione del autentico volto di Dio svelato da Gesù: un Dio alla ricerca degli smarriti, dei perduti, degli ultimi. Le tre parabole del capitolo 15 di Luca non sono solamente un invito alla conversione, ma un annuncio del volto del Padre.
Proviamo a fermarci solo sulla prima delle tre famose parabole, quella della pecora smarrita.
Gesù racconta di un pastore che si mette sulle tracce della pecora perduta, non si accontenta di aspettare il suo ritorno, non delega la ricerca, ma si mette personalmente in cammino per trovarla.
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Questa parabola parla di ciascuno di noi: tutti noi, infatti, in qualche momento della nostra vita, siamo stati questa pecora perduta e abbiamo fatto l’esperienza della bellezza della misericordia di Dio che è venuto a scovarci, che ha avuto pazienza, che ci ha presi in braccia e ci ha riportati a casa.
C’è un particolare di questa parabola che da sempre ha attirato la mia attenzione. Il pastore, dopo aver incontrato la pecorella, se la carica sulle spalle e la riporta a casa. Dio fa la stessa cosa con ciascuno di noi: non ci castiga, non ci umilia, non ci rinfaccia i nostri errori, ma ci prende in braccio ed esplode di gioia. Che meraviglia!
Questa è la buona notizia del Vangelo: c’è un Padre che ti ama e il suo amore è incondizionato, inatteso e traboccante. Non ti ama perché te lo meriti, ma perché è tuo Padre.
Ed ora mi chiedo: le nostre comunità rispecchiano questo volto di Dio? Quanto tempo e quanta energia dedichiamo alla ricerca e all’accompagnamento degli ultimi? Sappiamo accogliere chi bussa alle porte della nostra comunità? Cerchiamo di creare fraternità rompendo le barriere dell’indifferenza?
Un abbraccio,
don Roberto
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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