Dalla postazione radio di Radio Fra Le Note il sacerdote genovese Don Roberto Fiscer commenta il Vangelo di domenica 16 febbraio 2025 per bambini/ragazzi.
Trascrizione, non rivista, del video.
Ci siamo! Siamo arrivati alla sesta Domenica del Tempo Ordinario: il Vangelo delle Beatitudini.
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Partiamo dalla terza posizione. Gesù, oltre a dire “Beati”, aggiunge anche “guai”. C’è una canzone di Vasco Rossi che dice: “Voglio una vita, la voglio piena di guai.”
Io direi che, invece, la vita la voglio piena di grazia, come Maria. Voglio una vita piena di grazia, piena di Dio, piena di gioia. Di gioia piena!
Seconda posizione
Se si legge solo metà beatitudine, per esempio: “Beati voi poveri”, “Beati gli afflitti”, “Beati quelli che hanno fame”, uno potrebbe dire: “Eh, mamma mia…” e finire per guardare la vita a metà.
Sì, a volte siamo un po’ come Brontolo, tra i sette nani. Brontolo si lamenta, ma non è capace di andare avanti.
“Perché di essi è il regno dei cieli.”
“Perché saranno consolati.”
“Perché saranno saziati.”
Ma che bello trasformarci! Da Brontolo, che vede sempre tutto nero, a Lodalo, colui che, con gli occhi del cuore, vede e sente che Dio provvede. Perché il gran finale lo scrive Lui!
Quindi: lodalo, non Brontolo!
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Prima posizione
C’è un modo di dire a proposito… Sapete quella del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno?
Uno può vederlo mezzo vuoto e dire che le cose non vanno bene. Oppure può vederlo mezzo pieno e dire: “Beh, dai, così!”
Lo stesso vale per il Vangelo. Il cristiano può leggere il Vangelo e vederlo mezzo vuoto o mezzo pieno.
Molti cristiani vedono il Vangelo mezzo vuoto. Basta guardare i loro volti quando escono dalla Messa: volti tristi, rabbuiati. Ma in generale, anche dopo una riunione o un incontro, uno dovrebbe uscire dalla Chiesa felice!
Vedere il Vangelo mezzo pieno: questa è la speranza! Vedere sempre la vita, leggere il Vangelo e viverlo mezzo pieno… per arrivare poi al Vangelo pieno!
Ovvio, Gesù non ci vuole felici a metà, perché Lui non fa le cose a metà.
Qui tutti i commenti al Vangelo di don Roberto Fiscer