ร proprio questo un poโ il titolo che potremmo mettere alla pagina del vangelo che abbiamo letto. La parabola ci fa riflettere se siamo disposti veramente nei fatti e non che le semplici dichiarazioni a voce se siamo disponibili a fare quello che Dio ci chiede.
Voi ragazzi farete il sacramento della Cresima e il Signore vi dirร , io vi dรฒ il dono dello Spirito santo perchรฉ voi andiate a lavorare nella mia vigna, che vuol dire annunciare il Signore nel mondo. Nella scuola, nel gioco, in qualsiasi cosa facciate.
Quale sarร la vostra risposta?
Quella del primo figlio: โNon ne ho vogliaโ? E guardate che ci sono tanti che fanno cosรฌ, tanti grandi (adulti) che si sono scordati di questo mandato che il Signore dร a tutti i cristiani, ma poi vi andรฒ o quella del secondo che dice: โSรฌ, signoreโ. Ma non vi andรฒ. Anche questi sono tanti. Cristiani di nome, ma non di fatto! Si sono scordati del Signore dal tempo della loro Cresima.
La risposta dipende da ciascuno di noi ed รจ una risposta che deve crescere e dura per tutta la nostra vita. Non possiamo dire io sono troppo giovane, aspetta ancora un poโ, o io sono troppo vecchio ormai ho giร risposto o in un modo o nellโ altro. Se pensiamo che sia troppo difficile significa che ci scordiamo che il Signore รจ con noi per darci una mano, ecco il dono dello Spirito Santo, che ci aiuta e ci sostiene.
Pensate a come rispondere, in modo importante non fra chiacchiericcio o risatine perchรฉ il Signore รจ presente fra noi adesso e ce lo dice adesso, ma non solo a voi anche a me e a tutti quelli che sono qui.
Il Signore ci chiede di mettere tutta la nostra mente, tutto il nostro cuore, le nostre labbra, le nostre parole, le nostre mani, i nostri fatti al suo servizio. (cfr. Biffi)
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La storia di questi due figli รจ un poโ la nostra storia che tante volte diciamo sรฌ con le parole al Signore, ma poi diciamo no nei fatti. Chiediamoci, tutti e non solo voi ragazzi che farete la Cresima quale figlio vogliamo essere e prendiamo a modello Gesรน che in tutta la sua vita ha detto sรฌ a quello che il Padre suo gli chiedeva.
Il finale della parabola se noi lo prendiamo cosรฌ appare un poโ difficile: โIn veritร io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.โ Occorre capire! Non significa che i ladri e le prostitute hanno la precedenza perchรฉ sono cosรฌ, ma nel momento in cui credono, cioรจ si pentono e cambiano vita trasformandola secondo quello che dice Gesรน; piuttosto di tanti perbenisti della fede che si sentono giusti davanti al Signore. Quello che dice Gesรน รจ un richiamo costante ad un cammino di conversione che ci coinvolge confidando nellโ amore e nella misericordia di Dio.
Vorrei terminare con questa semplice preghiera: โ Signore dammi il coraggio, la disponibilitร , la volontร di andare a lavorare nella grande vigna del mondo per portare il tuo amore, la tua giustizia, la tua pace e la tua speranzaโ
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