SABATO, IL TEMPO DELLA SPERANZA – SABATO SANTO
«(Gesù Cristo) è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere» (1Pt 3, 18-20).
In giorno di sabato Gesù predicava nelle sinagoghe di villaggi e città che visitava e in esse compiva guarigioni annunciando la presenza del Regno di Dio che porta la libertà e la vita. Sempre in giorno di sabato nella sinagoga di Nazareth proclamò la parola del profeta Isaia:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4, 18-19).
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Nel Sabato Santo trova compimento tutto ciò che Gesù ha detto e fatto. Gli uomini hanno usato la morte per uccidere ma Gesù ne ha fatto uno strumento di vita. La croce da mezzo di condanna diventa segno di salvezza e perdono. Il sabato è il tempo di mezzo tra l’evento della croce e la Pasqua di risurrezione.
Questo è il tempo della nostra vita terrena tra il battesimo, in cui siamo stati uniti a Cristo nella morte, e la nostra Pasqua quando con Cristo passeremo da questo mondo al Padre. Il nostro sabato è il tempo nel quale Cristo Gesù viene a visitare noi che siamo poveri per recarci il lieto annuncio della vittoria sulla morte, noi che siamo i prigionieri per spalancare le porte del carcere e darci la liberazione, noi che siamo accecati dall’avidità per offrirci la luce della carità, noi che siamo oppressi dalla fatica e dalle ingiustizie per affrancarci da ogni forma di schiavitù, noi che abbiamo perso la speranza per restituirci la dignità di uomini liberi.
Il sabato non è il tempo in cui rifugiarci nella nostalgia ma quello nel quale aprire il cuore alla speranza. È il tempo della veglia nella quale scrutare l’orizzonte per cogliere i segni dell’aurora incipiente, i germogli di una nuova creazione e prepararci all’incontro con il Risorto.
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Leggi la Preghiera del giorno.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“