Briciole di vangelo che rendono felici i piccoli
Mercoledì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Anche quando Gesù è in territorio straniero viene riconosciuto e invocato. Il modo di pregare di questa donna cananea sembra essere quello di un’ Israelita, in realtà ella è una pagana che riconosce in Gesù la capacità di liberare dalle sofferenze inflitte dal demonio, cosa che i profeti o i sacerdoti della sua religione non erano in grado di fare.
La supplica della donna, però non sembra trovare accoglienza, anzi si scontra con un muro di silenzio da parte di Gesù. Neanche i discepoli comprendono l’atteggiamento del Maestro che pure tante volte aveva affrontato di petto situazioni nelle quali il demonio aveva ridotto in pessime condizioni delle persone. I discepoli in fondo chiedono a Gesù di risolvere il loro problema poiché sono “tormentati” dalle grida della donna che viene dietro. Anche i discepoli si sentono respinti da Gesù nella loro implorazione. In realtà né il silenzio, né la risposta di Gesù ai discepoli sono un respingimento. La missione di Gesù non ha come scopo principale la lotta contro il Maligno, ma egli è venuto come Pastore per prendersi cura del suo gregge, certo, anche difendendolo dai lupi.
L’interesse e la preoccupazione di Dio si concentra sul bene della persona nella sua totalità prima ancora che sui pericoli o gli ostacoli. È come dire che la sua non è una professione nella quale si specializza per combattere contro qualcosa o qualcuno, ma egli è venuto a intrattenere con l’uomo una relazione a tutto tondo, tale che ognuno sia in grado di reagire agli attacchi del Maligno senza che si attacchi a lui. La pedagogia di Dio punta sulla promozione dei punti di forza dell’uomo che gli consentono di resistere al male e gestire bene le situazioni critiche.
Contro le apparenze, Gesù non distingue le persone tra figli, che compongono l’elitè di quelli che gli stanno dietro, e i cagnolini, cioè coloro che invece si avvicinano a Lui per un interesse specifico o per risolvere qualche questione.
La vita cristiana non si nutre solo del pane delle belle riflessioni, di liturgie emozionanti, di iniziative coinvolgenti, entusiasmanti quanto episodiche, vissute da quelli che si reputano privilegiati perché sono “della chiesa”. Attorno alla mensa dei figli ci sono coloro che, come cagnolini, ti parlano con gli occhi chiedendo almeno le briciole di quel pane. Sono le persone che, come satelliti, gravitano attorno alla parrocchia, ma non ne sono pienamente appartenenti, perché non frequentano la messa o non sono inseriti nei gruppi parrocchiali. L’immagine del cagnolino non è dispregiativa ma è un modo per indicare i “piccoli” del vangelo; come tali anch’essi vorrebbero nutrirsi.
I discepoli che sono più vicini a Gesù devono essere figli che, nutrendosi del pane della Parola di Dio, diano anche ai cosiddetti lontani la stessa parola in briciole, perché possano nutrirsi così come sono capaci. Si è veramente cristiani quando, condividendo nella comunità l’esperienza di fede, la si traduce in piccoli e ordinari gesti di amore verso tutti, conoscenti e sconosciuti, amici e nemici, simpatici e antipatici, vicini e lontani.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Donna, grande è la tua fede!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 15, 21-28
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore.