Investire per Dio – Sant’Ignazio di Loyola
Si può incontrare Dio per caso, come l’uomo che s’imbatte in un tesoro, oppure mentre si è in ricerca di ciò che dà senso al proprio cammino esistenziale. Nell’uno e nell’altro caso l’incontro suscita una grande meraviglia tale da riconoscere in quello che si è trovato ciò per cui vendere tutto per farlo proprio.
Solo per Colui che è tutto il bene, l’unico bene, il sommo bene, si investono tutti i propri beni, affettivi ed effettivi. Il cristiano, con l’ebreo e il mussulmano, si dice monoteista perché crede che esista un solo Dio. Tuttavia questo non basta per vivere il regno di Dio perché si è sempre tentati di “collezionare” esperienze più che vivere un’autentica relazione di fede.
Sia che avvenga inaspettatamente, sia che accada mentre mi lascio interrogare dagli eventi, l’incontro con il Signore è autentico nel momento in cui cambia la direzione della vita e tutto acquista valore a partire da Lui. Non sono le cose che possediamo che danno valore a Dio, ma è il contrario: è Lui che dà valore e peso specifico alle singole esperienze.
Sicché Dio non è una delle cose importanti della mia vita, ma diventa Colui per il quale ha senso vivere e che dà senso anche al dolore di una rinuncia, alla sofferenza dell’attesa paziente, alla speranza di una terra nuova quando si naviga nel mare aperto della precarietà.
La preghiera per un cristiano non è un affare riservato ad un tempo, ad un luogo, ad una categoria di persone, ma è una relazione stabile che funge da sostegno a tutte le altre. Sempre più di frequente assistiamo a tracolli finanziari delle nostre famiglie ma ancora più spesso a quelli affettivi. Nell’uno e nell’altro caso lo sbaglio riguarda ciò su cui s’investe la propria vita. A volte capita che si spendono tante energie e risorse per cose che crediamo essere strumenti della nostra gioia e diventano ben presto “signori” della nostra vita fino al punto di essere distratti, superficiali, spigolosi, irrispettosi, giudicanti.
Investire la vita per Dio significa donargli con fiducia e gratitudine, ogni nostro pensiero, progetto, desiderio, gioia e sofferenza, soddisfazione e delusione. “Chi perderà la propria vita per la mia causa e per quella del vangelo, la troverà”. Gesù stesso ha “perso” la propria vita perché io la trovassi e la possedessi in pienezza.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13, 44-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Parola del Signore.