Le opere della legge senza fede sono inutili come lampade senza olio
Venerdì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
La parabola presenta tre scene. Nella prima dieci ragazze attendono l’arrivo dello sposo alla festa nuziale. Di queste cinque hanno con sé solo le lampade, le altre cinque anche l’olio per alimentarle al momento opportuno. La seconda scena descrive l’annuncio dell’arrivo dello sposo e la necessità quindi di accendere le lampade. Le cinque stolte solo allora si accorgono di essere mancanti, chiedono aiuto alle persone sbagliate e nel momento in cui dovrebbero andare incontro allo sposo loro vanno della direzione opposta. La terza scena riguarda finalmente l’inizio della festa nuziale a cui sono introdotte le vergini previdenti ed escluse quelle imprudenti.
L’invito finale a vegliare conduce il lettore a rileggere la parabola applicandola alla propria vita. In particolare il racconto ci ricorda di mantenere sempre vivo il desiderio dell’incontro con Gesù. Tutte le vergini hanno le lampade che rappresentano la conoscenza della legge, ma essa a nulla serve senza prendere per sé anche l’olio della Parola di Dio che giorno per giorno, domenica per domenica, conserviamo. La saggezza consiste nell’approvvigionarsi della grazia di Dio per far risplendere la luce della fede attraverso la lampada delle buone opere. Infatti la Carità è l’incontro che diventa festa. Non dobbiamo essere così stolti da pensare che basta “non fare il male a nessuno” per essere giusti. Le lampade senza olio sono le opere della legge senza fede, cioè prive del desiderio di unirsi al Signore. Possiamo essere retti e corretti ma rimanere soli, perdere le occasioni d’incontrarlo nei fratelli nella quotidianità della vita che potrebbe apparirci monotona e sonnolente.
La saggezza consiste nella meditazione quotidiana della parola di Dio perché i passi che compiamo siano quelli che ci portano ad incontrare il fratello e illuminare il suo volto con la luce della Carità e far festa con lui.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25, 1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore.