Chi dimentica (il male), ripete
Sant’Agostino
Si dice che “chi dimentica, ripete”. Spesso questo slogan si applica agli eventi drammatici della storia che hanno sempre qualcosa da insegnarci. Chi giudica la storia con i suoi criteri non coglie il suo messaggio per farne tesoro e correggersi. Questo accade anche quando ci sono commemorazioni di eventi che spesso si riducono a mera parata rituale ma che pian piano perdono il loro valore evocativo e il monito a non commettere gli stessi errori del passato. Il punto però è questo: siamo portati a cercare e trovare il colpevole ma spesso incapaci di riconoscere la colpa che ci accumuna con essi.
Il cambiamento non si fa con le commemorazioni formali e rituali, nelle quali purtroppo si rinnova l’odio contro il nemico piuttosto che rifondare le basi per la comunione fraterna e la convivenza civile, ma con esercizio di memoria che è soprattutto purificazione del cuore.
Ciò che fa ripetere il male già commesso, fino al punto di portarlo al culmine, è l’operazione per la quale si cambia l’abito, secondo delle circostanze, ma non s’interviene all’interno per eliminare la radice che ha prodotto il male. Questa è la vera dimenticanza.
Il Signore chiede di edificare non il monumento ai profeti, ma quello nel quale si rinnova l’alleanza d’amore con Lui. Il vero memoriale è il cuore che custodisce la Parola di Dio. Chi trattiene in sè la Parola di Dio, meditandola tutti i giorni, purifica il suo cuore dalla radice del male impedendogli di prolificare.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Siete figli di chi uccise i profeti.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23, 27-32
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Parola del Signore