Chi trova un amico trova un tesoro
Mercoledì della XII settimana del Tempo Ordinario(Anno dispari)
La pagina del vangelo di ieri ci invitava a riflettere sull’importanza della relazione di ascolto per discernere i propri bisogni e quelli degli altri e come aiutarsi vicendevolmente. In quella di oggi l’accento è posto sulla necessità di riconoscere chi veramente può esserci di aiuto nella crescita umana.
Il profeta, di cui parla Gesù, è l’aiuto donataci da Dio per crescere in umanità. La realtà è che ci sono persone che si vestono da pecora, cioè si avvicinano con fare amichevole ma la loro possessività li porta ad appropriarsi dell’altro con l’aggressività di un lupo affamato. La consapevolezza di ciò che ci manca ci spinge a chiedere aiuto, ma non tutti sono in grado di darci quello di cui abbiamo reale bisogno.
C’è chi “si propone” non perché interessi veramente il bene dell’altro, ma per autorealizzarsi. L’uva e i fichi potrebbero essere il simbolo del bisogno dell’amicizia e della saggezza. L’amico sapiente non è colui che ha la risposta pronta per tutto, ma colui che la cerca insieme a te, non è quella persona che crea dipendenza, ma quella che ti fa esercitare nella giusta autonomia. Il vero profeta non ti colpevolizza ma ti aiuta ad aprire gli occhi sugli errori e al tempo stesso ti aiuta ad imparare da essi.
Il falso uomo di Dio è quello che asseconda l’altro per non contrariarlo, accontenta per non deluderlo, seduce per tenerlo legato a sé, dissimula per interesse. Quando in una relazione c’è intimità e schiettezza, conflittualità ma anche complicità, diversità e libertà, allora l’albero è buono perché produce i frutti buoni della pazienza, della fedeltà, della gratuità, della compassione.
Ma quando si confonde godimento con pace, allegria con la gioia, cortesia formale con l’onestà allora il cattivo albero produce giudizio, colpevolizzazioni, mancanza di carità, egoismo, dipendenza, chiusura individualistica. Lo Spirito Santo ci guidi a riconoscere l’aiuto che ci viene da Dio per lasciarci accompagnare e guidare con fiducia e speranza.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Dai loro frutti li riconoscerete.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7, 15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
Parola del Signore.