Il grido di dolore dell’ Amore non amato!
Lunedì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
1Ts 1,2-5.8-10 Sal 149
+ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23,13-22)
Guai a voi, guide cieche.
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Il primo grande discorso di Gesù si apre con le beatitudini con le quali si congratula con coloro che nella loro vita, pur segnata da povertà, lutti e ingiustizie, accolgono la Parola di Dio come forza, consolazione, coraggio, speranza. Sono essi i semi che Dio getta nel terreno della storia perché possano germogliare ed edificare il Regno di Dio.
In questo terreno non ci sono solo i semi buoni, ma anche la zizzania che, crescendo, rischia di impedire lo sviluppo del grano.
Le parole di Gesù sono come lama affilata e tagliente che denunciano il male subdolo e insidioso diffuso da uomini religiosi nell’apparenza ma atei nella sostanza, sui quali pende la dura condanna di Dio.
I nemici di Dio sono gli ipocriti che quanto più nascondono la loro indole venale e arrogante dietro i fronzoli di pratiche religiose, tanto più ostacolano gli altri ad incontrare il Signore.
Nelle parole di Gesù si legge tutto il disprezzo per coloro che sono causa di perdizione per i fratelli più deboli. Ogni singola vita è costata il sangue di Cristo sulla croce. Ma ai burocrati del sacro, che ricordano a memoria le rubriche liturgiche ma voltano le spalle a Colui che parla e agisce nella liturgia, non importa nulla della salvezza perché sono attenti a salvaguardare ed incrementare il proprio prestigio o il proprio interesse.
Quanto grande è il male compiuto dai sedicenti cristiani che usano il vangelo per condannare, mortificare, demonizzare. Accecati dal fumo dell’incenso che offrono a se stessi, ubriacati di vana gloria, calpestano la testa di quel Dio in cui dicono di credere.
Nel “guai” pronunciato da Gesù c’è tutto il dolore dell’Amore non amato.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Guai a voi, guide cieche.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 23, 13-22
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».
Parola del Signore