La Parola del Signore è lampada ai miei passi e luce sul mio cammino
San Pio da Pietrelcina
“Fate attenzione a come ascoltate”; il richiamo di Gesù alla folla che accorreva da lui è molto forte per ribadire l’essenziale del rapporto con la sua persona. La relazione s’imposta sull’ascolto reciproco in cui quello di Gesù è il modello. Gesù è in ascolto del Padre e quindi anche dei fratelli; dall’ascolto ne deriva l’agire da cui traspare il pensiero nascosto nel segreto del cuore.
L’ascolto apre alla comprensione e da essa all’azione. Gesù usa l’immagine della lampada accesa che va posta sul candelabro perché chiunque entri in casa veda la luce.
L’ascolto della Parola di Dio è ascolto di Dio, nel senso che l’ascolto è relazione tra persone che non solo parlano, ma si parlano, cioè non solo comunicano ma si comunicano. C’è, per così dire, uno scambio reciproco per cui l’uno è ospitato dall’altro nella condivisione e comunione dei vissuti interiori.
Ascoltare significa essere per l’altro una casa abitata, viva e accogliente in modo che chi vi entra trovi la luce accesa e veda la luce che rende viva la casa.
La Parola di Dio interiorizzata è per noi la luce che fa del nostro corpo una casa che accoglie il pellegrino e che in essa trova comprensione, amicizia, sostegno, incoraggiamento.
In Gesù Dio Padre ha acceso la luce elevandola sul candelabro della croce perché ogni uomo potesse contemplare la luminosa gloria del Signore. Il suo misterioso progetto d’amore per l’uomo diviene visibile e conoscibile nel crocifisso risorto.
Attraverso le nostre azioni scegliamo se porre in alto questa luce perché tutti vedendola se ne possano rallegrare e ne traggano giovamento, oppure tentare di spegnerla coprendola con la cattiveria e il peccato.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
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La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8, 16-18
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Parola del Signore
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]