Nessuno si salva da solo
Il cammino della santità, nel quale Gesù ci accompagna, non è un fatto teorico ma estremamente concreto perché impatta la vita reale che a volte scorre tranquilla e calma nella ordinarietà delle vicende, ma può capitare che essa sia scossa o addirittura sconvolta da eventi dolorosi.
Il discepolo di Gesù non è un naufrago anche quando sembra che non ci sia via di scampo, ma riesce a fronteggiare i problemi della vita avendo la duplice certezza che ha seguito Gesù sulla barca e che Lui è lì, anche se sembra indifferente a ciò che accade.
La barca è il simbolo della comunità cristiana che attraversa la storia sia nei momenti di calma, sia in quelli turbolenti. Benché la barca, nella sua semplicità e fragilità, non dia garanzie di salvezza nelle avversità, eppure essa è il rifugio sicuro perché c’è il Signore. Guai a quell’uomo che volesse attraversare il mare a nuoto da solo!
La Chiesa è la barca che, benché segnata da tante fragilità e insufficienze, è l’unico mezzo che abbiamo per resistere alle avversità della vita. Insieme preghiamo gridando al Signore di salvarci, contro l’illusoria tentazione di buttarci dalla barca per tentare di salvarci da soli. I discepoli, sotto pressione e sopraffatti dalla paura gridano: siamo perduti!
La fede c’è, ma è ancora piccola e richiede di essere accresciuta perché, nonostante tutto si possa rimanere sulla barca della Chiesa e lì, insieme agli altri fratelli, invocare l’aiuto di Dio che viene in soccorso dei suoi figli. Essi, con Gesù e con la comunità, possono affrontare ogni difficoltà e pericolo perché il Signore non salva dalla morte, ma attraverso di essa!
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.