L’Incontenibile
Il capitolo 12 del Vangelo secondo Matteo si apre con una piccola scena nella quale è descritto il passaggio di Gesù e della sua compagnia attraverso un campo di grano. I discepoli di Gesù sono gente semplice e, avendo fame, pensano bene di prendere qualche spiga e mangiarne il frutto. C’è chi, come i farisei, è sempre pronto per puntare il dito ricordando che, essendo sabato, è stata fatta una cosa illecita.
Quest’accusa diventa per Gesù l’occasione per offrire un insegnamento, fondandolo sulla Scrittura e sulla tradizione. Innanzitutto rievoca un passo biblico che riporta ciò che è accaduto a Davide e al suo esercito che erano rimasti senza vettovaglie e che si sfamano del pane offerto a Dio nel santuario. Ciò che è proprio di Dio, ed è riservato ai sacerdoti, Davide lo fa suo, sicuro che nel tempio egli può trovare accoglienza, condivisione e vita, non porte chiuse.
La sua fede è nel Dio della vita non delle regole! Così s’infrange sì la legge, ma è quella umana del “dovuto” che spesso esclude e separa. Anche la tradizione rituale permette ai sacerdoti di lavorare sacrificando gli animali e tuttavia continuare a compiere il loro ufficio legittimamente. In Gesù si rivela qualcosa di più di quel tempio costruito da uomini nel quale si cerca di chiudere Dio.
La legge non esaurisce la volontà di Dio come il tempio non contiene tutta la presenza di Dio. Gesù, in quanto parola di Dio e presenza di Dio, è più della legge e del tempio. Attraverso di Lui conosciamo ciò che veramente è gradito a Dio. A Dio piace condividere, non tenere per sé, accogliere e includere, non escludere e accusare.
Dio guarda al bisogno dell’uomo per soccorrerlo, non alla sua colpa per condannarlo. Dio gradisce la misericordia, cioè l’offerta del proprio corpo a Lui che si traduce in carità fraterna, senza pregiudizi e separazioni.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12, 1-8
In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».
Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.