Il ministero dell’accoglienza
Sabato della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Non tutti hanno compreso l’insegnamento di Gesù che mette al centro dell’attenzione i più piccoli. I discepoli non avevano ben capito e accettato le parole del maestro che aveva definito ogni tipo di ripudio una forma di adulterio. Il ragionamento di Gesù, partendo dal principio, arrivava alla conclusione che la donna, la parte più debole nella coppia, secondo la mentalità dell’epoca, non poteva essere considerata un oggetto da usare finché conveniva, ma un dono di Dio da accogliere e promuovere.Â
Nella società contemporanea a Gesù quella dei bambini era una categoria di persone poco considerata. Tuttavia alcuni genitori portano i loro figli da lui perché li benedica imponendo loro le mani. Questo suscita lo sdegno dei discepoli che invece hanno un atteggiamento respingente e si guadagnano così un solenne rimprovero.Â
Con quanta facilità distinguiamo le persone e respingiamo quelle che ci risultano moleste. A volte il nostro comportamento selettivo allontana la gente da Gesù e dalla Chiesa. La comunità dei credenti non cresce se ci sono tante proposte e iniziative, ma se ci si accoglie reciprocamente con gentilezza.Â
Quello che dovrebbe contrassegnare i cristiani è il tatto e la delicatezza con la quale si approcciano le persone. Fa molto di più un sorriso accogliente, una disponibilità familiare che tante liturgie ben preparate o catechesi ben fatte.
Non basta possedere conoscenze teologiche ed essere preparati dal punto di vista dei contenuti, ma bisogna sviluppare sempre di più la capacità ad entrare in empatia con le persone per comunicare loro l’amore fraterno con gesti di accoglienza fraterna prima ancora che con discorsi e lezioni.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età … [Continua sul sito]
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Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19, 13-15
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là .
Parola del Signore.