ร bello ciรฒ che รจ il Bello, non ciรฒ che piace
Oggi la Chiesa ci invita a guardare nรฉ in alto, nรฉ in basso, ma in profonditร , lรฌ dove si coglie, al di lร di ciรฒ che appare al primo sguardo, la veritร , cioรจ il senso ovvero il gusto della vita. La vita la potremmo definire in molti modi, tanti quanti sono i punti di vista dai quali osservarla. Cโรจ tuttavia un elemento comune a ogni visione; la vita รจ relazione perchรฉ ogni cosa che esiste ha senso se รจ legata in qualche modo ad altro.
Ciรฒ che รจ solo รจ destinato a perire. La prima lettura parla dellโazione creatrice di Dio che avviene non come atto solitario e immediato, ma come un laboratorio in cui si lavora in equipe. Lโarmonia e lโordine che ne viene fuori nella creazione riflette lโarmonia e lโordine di coloro che ne sono artefici. Dio stesso si compiace della creazione esclamando, โChe bello!โ. Tutto il creato non รจ uscito da un laboratorio in cui qualcuno in segreto e in maniera isolata ha prodotto qualcosa.
Il creato รจ un infinito laboratorio nel quale Dio continua ad operare insieme con lโuomo. La bellezza consiste nellโarmonia delle differenze che realizzano lโunitร . Gli elementi della natura sono posti in relazione tra loro e insieme, per cosรฌ dire, sono sottoposti alla custodia dellโuomo. ร dunque in questo bellissimo laboratorio che, guidati dallo Spirito santo, riconosciamo il โsigilloโ divino, il marchio dโorigine, che distingue la creazione di Dio dalle contraffazioni e surrogati di mondi costruiti dallโuomo senza Dio.
La natura รจ il primo Vangelo che annuncia la bella notizia di un Dio che non si accontenta di starsene beato per conto suo nei cieli ma condivide con lโuomo la gioia dellโamore. Solo abitando in questo mondo lโuomo comprende che esso รจ un work-in-progress, un lavoro in corso. Colui che non abita solamente nel Cielo, ma viene a dimorare in mezzo agli uomini, insegna loro ad abitare questo mondo imprimendo ad esso il sigillo di garanzia dellโamore-comunione. La veritร , di cui parla Gesรน, non รจ un concetto, ma รจ lโevento, il fatto vivo, dinamico, รจ lโamore che unisce le persone ponendole in una relazione di comunione per cui lโuno vive per lโaltro.
La bellezza della creazione, della quale lโuomo รจ parte integrante ma anche culmine, non รจ assimilabile al piacere. Non si applica qui il detto che โnon รจ bello ciรฒ che รจ bello ma รจ bello ciรฒ che piaceโ; anzi si tratta proprio del contrario perchรฉ la veritร รจ bella anche quando non piace. Non sempre lโamore-comunione si realizza in contesti piacevoli. Si direbbe che una relazione รจ vera e rimane bella proprio attraversando i momenti non piacevoli. Gesรน ha rivelato la bellezza dellโamore armonioso che unisce Lui, il Padre e lo Spirito Santo. Venendo in mezzo agli uomini cโรจ stata una sorta di separazione vissuta, nella sua piรน acuta drammaticitร , nella morte.
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Lo Spirito Santo ha tenuto uniti in un solo amore il Padre e il Figlio anche nel tempo della โdistanzaโ. Lโamore non รจ un sentimento, ma รจ una realtร viva, come lo รจ una โforzaโ, una โpotenzaโ, che rende vera, solida, duratura, eterna, il legame relazionale soprattutto nel tempo e nelle situazioni non piacevoli. Lo stesso Spirito che tieni uniti nella diversitร e nella distanza il Padre e il Figlio, tiene legati con dolce forza lโuomo al suo Dio soprattutto nei momenti della tribolazione e della sofferenza. Proprio in questi frangenti, quando istintivamente chiediamo allโA/altro: โcosa fai per me?โ, lo Spirito mโispira unโaltra sollecitazione: โcosa posso darti se non il mio dolore?โ
Si, lโamore non รจ unโesperienza sempre gratificante e piacevole, e quando sperimentiamo anche il suo risvolto piรน serio e rigoroso, chiediamo allo Spirito Santo di agire in noi come ha fatto in Gesรน, quando lo ha sostenuto e confortato nella prova, lo ha risollevato dalle tenebre della morte, lo ha reso Vivo per sempre. ร lo Spirito Santo che rende bello e amabile lโA/altro anche quando non รจ piacevole; Lui accende in me la fiamma del desiderio di amare lโaltro anche quando lโaltro non รจ in grado di dare quello che mi aspetto sentendolo diverso e distante. ร qui che emerge la bellezza della creazione che vive il suo travaglio generativo per dare alla luce una nuova umanitร , bella perchรฉ unita armoniosamente col suo Creatore.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโArcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร โฆ [Continua sul sito]
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Lo Spirito della veritร vi guiderร a tutta la veritร .
Gv 16, 12-15
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซMolte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrร lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร da se stesso, ma dirร tutto ciรฒ che avrร udito e vi annuncerร le cose future.
Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร . Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.