Chi medita ogni giorno la Parola di Dio diventa la sua dimora
Venerdì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Gesù viene accusato di aver allestito una messa in scena per ingannare gli uomini. Infatti i demoni sembrano obbedirgli lasciando in pace le persone nelle quali avevano preso dimora. In realtà, dicono i detrattori di Gesù, è solo una finzione per accreditarsi agli occhi degli uomini.
In realtà questi tali stanno proiettando su Gesù la loro malafede e la diffidenza che hanno nei confronti di Dio e degli altri. Il ragionamento logico di Gesù, smonta lo sragionamento dei suoi nemici. Essi sono quei padri cattivi a cui Dio ha dato dei figli che, attraverso lo Spirito Santo, cacciano i demoni. Essi stessi sono i giudici dei loro padri che rifiutano di lasciarsi liberare definitivamente dal demonio dell’orgoglio e dell’egoismo.
Essi sono sicuri di sé e si sentono nel giusto, forti della presunta giustizia che deriva dalle opere della legge. Questa è la logica demoniaca che rende schiavi della presunzione di salvarsi da sé. Ma quando arriva il “più forte” tutte le false sicurezze vengono meno e tutti i beni di cui ci si vanta vengono portati via. Davanti a Dio la gloria umana svanisce come la nebbia al sole.
Chi non riconosce negli altri il diritto allo stesso rispetto che esige per se, non solo non è in comunione con Gesù, ma addirittura gli si oppone. La critica distruttiva piena di risentimento, invidia e pregiudizio è un’opposizione forte all’azione di Dio. Pur dicendosi cristiano egli disperde tutti i benefici della grazia che Dio gli offre.
Il cristiano che, purificato dal Signore e riconciliato con Lui, non custodisce la Parola facendola abitare nel suo cuore, si autocondanna ad essere vuoto interiormente. L’assenza di Dio in sé è subito colmata da un numero di vizi superiore a quello da cui è stato liberato.
Da qui l’invito a non vivere la propria fede solamente come sapere o fare qualcosa, ma come un incontro con Gesù che libera il cuore dal male; meditando ogni giorno la sua Parola il cristiano diventa casa abitata da Dio e non lascia spazio al male dentro di sé che rimane fuori.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 15-26
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Parola del Signore