Abitare la propria casa portando la gioia del Vangelo
La pagina del vangelo di oggi si apre con la chiamata dei dodici discepoli, chiamati apostoli. Essi sono scelti con una decisione libera e consapevole, per una relazione più diretta con Gesù; infatti Matteo dice: “li chiamò a sé”. Attorno a Gesù si costituisce una comunità composta da dodici discepoli. Il numero è ripetuto tre volte per sottolineare il suo valore simbolico che rievoca quello delle tribù che componevano il popolo d’Israele.
La vocazione non è un fatto individuale, ma un’esperienza comunitaria perché la fede non può essere vissuta solo a livello personale ma sempre insieme agli altri. Tuttavia la compagnia di Gesù non ci sradica dalla nostra storia, ma ci rimanda ad essa in un modo rinnovato perché capaci di esercitare nella comunità in cui viviamo il potere trasformante dell’amore.
Nella comunità non si occupa solo un posto ma la si abita rendendola più bella di come la si è trovata. Il potere di cui sono investiti gli apostoli è come quello del fuoco che purifica e dell’acqua che feconda. Il dinamismo del vangelo, attraversando il cuore dell’apostolo, passa dalle sue mani operose, prima ancora che dalle parole della sua bocca. Il modo di farsi prossimo, a partire da quelli della propria casa e della propria comunità, dà forza ed efficacia ai gesti e credibilità alle parole.
La prima forma di missione cristiana è saper stare come lievito nella farina in cui ci si trova. Non bisogna confondere la missionarietà con l’esplorazione e la scoperta di situazioni ed emozioni sempre nuove. La sfida lanciata da Gesù ai suoi apostoli è quella di portare in ogni ambiente di vita che si abita la gioia del vangelo.
Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!
Commento a cura di don Pasquale Giordano
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]
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Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10, 1-7
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore.