don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 6 Luglio 2024

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Lโ€™attesa gioiosa dello sposo โ€“ Sabato della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Dal libro del profeta Amos Am 9,11-15

Muterรฒ le sorti del mio popolo, li pianterรฒ nella loro terra.

Cosรฌ dice il Signore:

ยซIn quel giorno rialzerรฒ la capanna di Davide,

che รจ cadente;

ne riparerรฒ le brecce, ne rialzerรฒ le rovine,

la ricostruirรฒ come ai tempi antichi,

perchรฉ conquistino il resto di Edom

e tutte le nazioni

sulle quali รจ stato invocato il mio nome.

Oracolo del Signore, che farร  tutto questo.

Ecco, verranno giorni

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โ€“ oracolo del Signore โ€“

in cui chi ara sโ€™incontrerร  con chi miete

e chi pigia lโ€™uva con chi getta il seme;

i monti stilleranno il vino nuovo

e le colline si scioglieranno.

Muterรฒ le sorti del mio popolo Israele,

ricostruiranno le cittร  devastate

e vi abiteranno,

pianteranno vigne e ne berranno il vino,

coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.

Li pianterรฒ nella loro terra

e non saranno mai divelti da quel suolo

che io ho dato loroยป.

La ยซconversioneยป di Dio e la restaurazione dellโ€™alleanza

La conclusione del Libro del profeta Amos รจ affidato ad un oracolo di salvezza che se da una parte chiarisce che non appartiene a Dio la vendetta, dallโ€™altra ricorda che la Sua prima e ultima parola รจ di amore per il suo popolo.

La fedeltร  di Dio congiunge origine e fine della sua volontร  orientata esclusivamente alla vita del popolo eletto perchรฉ amato. Come nella disgrazia Israele riconoscerร  lโ€™autenticitร  della parola del profeta che aveva invitato alla conversione per non patire le conseguenze della perseveranza nel male, cosรฌ nella ricostruzione sperimenterร  che lโ€™amore di Dio รจ piรน forte del peccato.

Lโ€™amore edifica sempre, anche quello che il peccato distrugge. Dio rinuncia alla vendetta perchรฉ non vuole rinunciare alla relazione paterna con coloro che ha scelto come suoi figli. Prima della conversione dellโ€™uomo cโ€™รจ quella di Dio che non coltiva il risentimento e non conserva il rancore ma nutre continuamente la speranza e crede fermamente che lโ€™uomo puรฒ lasciarsi cambiare il cuore dallโ€™amore e rispondere con la giustizia alla misericordia di Dio.

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+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 9,14-17

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finchรฉ lo sposo รจ con loro?

In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน i discepoli di Giovanni e gli dissero: ยซPerchรฉ noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?ยป.

E Gesรน disse loro: ยซPossono forse gli invitati a nozze essere in lutto finchรฉ lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร  loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perchรฉ il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Nรฉ si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e cosรฌ lโ€™uno e gli altri si conservanoยป.

Lโ€™attesa gioiosa dello sposo

I dubbi sullโ€™operato e lโ€™insegnamento di Gesรน vengono anche da persone a lui vicine, come per esempio, i seguaci di Giovanni Battista. Sโ€™intuisce che tra gli aderenti alle frange piรน tradizionaliste della religione israelitica si gareggiava nellโ€™applicare nel modo piรน rigoroso possibile le norme della legge in modo da accreditarsi come campioni della fedeltร  alla tradizione dei padri.

La domanda dei seguaci del Battista rivela la loro mentalitร  per la quale essi, insieme con i farisei, hanno la consapevolezza di essere modelli di religiositร  da imitare. Il digiuno era una delle forme di pietร  che strutturavano la prassi penitenziale insieme allโ€™elemosina e alla preghiera.

Gesรน replica con unโ€™altra domanda che mette in luce lo stile del discepolo di Cristo che non รจ triste e ansioso, ma รจ entusiasta e pieno di speranza. Lโ€™errore dei discepoli di Giovanni e dei farisei non รจ nella pratica del digiuno, ma nellโ€™idea di fondo che la sosteneva.

I discepoli di Cristo digiuneranno non perchรฉ sono in lutto e attendono la manifestazione ultima di Dio che giudicherร  con inflessibilitร  gli uomini. Essi attenderanno il ritorno dello sposo come vivono la sua presenza in mezzo a loro, cioรจ come una festa. I cristiani sono coloro che partecipano alla gioia di Dio che รจ grandissima per ogni peccatore che si converte e che quindi si salva.

La relazione che si instaura tra Gesรน e i suoi discepoli non รจ basata sulla tensione e la paura, ma sulla condivisione gioiosa e piena di fiducia di quello che si ha nel cuore. Digiuno non significa sottrarre ma condividere anche se si รจ nel dolore.

Quando viene sottratto loro lo sposo e il motivo della gioia essi, attraverso il digiuno inteso come condivisione fraterna, continuano ad essere nella festa e a rimanere uniti al loro Signore.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

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