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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 6 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 6,7-13

La missione, cammino di libertร  interiore e di comunione fraterna – Giovedรฌ della IV settimana del Tempo Ordinarioย (Anno dispari) –ย San Paolo Miki e compagni

Dalla lettera agli Ebreiย Eb 12,18-19.21-24

Voi vi siete accostati al monte Sion, alla cittร  del Dio vivente.

Fratelli, voi non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile nรฉ a un fuoco ardente nรฉ a oscuritร , tenebra e tempesta, nรฉ a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere piรน a loro la parola. Lo spettacolo, in realtร , era cosรฌ terrificante che Mosรจ disse: ยซHo paura e tremoยป.

Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla cittร  del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, allโ€™adunanza festosa e allโ€™assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesรน, mediatore dellโ€™alleanza nuova, e al sangue purificatore, che รจ piรน eloquente di quello di Abele.

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Introdotti nella comunitร  dei beati

Lโ€™autore della Lettera agli Ebrei ricorda la novitร  che Gesรน Cristo รจ venuto a portare richiamando le vicende immediatamente successive al passaggio del Mar Rosso quando Israele fu guidato da Mosรจ al Monte Sinai per incontrare il Signore. Lรฌ Dio si era rivelato con segni che incussero timore agli Israeliti, i quali non si ritennero degni di accostarsi al Signore. Per questo Mosรจ fu incaricato di essere loro profeta; anche lui ebbe timore che fu vinto dalla parola di Dio che lo invitava a salire.

Mosรจ fece esperienza diretta di Dio ma senza la comunitร  alla quale poi riferiva le sue parole. Il profeta funse da mediatore tra Dio e il popolo che perรฒ rimaneva a debita distanza, impossibilitato ad avere un accesso diretto al Santo. Gesรน, invece, รจ un mediatore diverso da Mosรจ, perchรฉ lui si รจ donato agli uomini e per gli uomini, affinchรฉ ognuno di essi potesse appartenere a pieno titolo a quella comunitร  dei santi โ€“ la Gerusalemme celeste โ€“ nella quale Dio ha la sua dimora.

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La Chiesa รจ la nuova Gerusalemme che ha Gesรน Cristo, crocifisso e risorto, come suo tempio spirituale. Come racconta Giovanni, Gesรน, stando in mezzo alla comunitร , dice: ยซpace a voiยป (Gv 20). Da qui lโ€™invito dellโ€™autore della Lettera a conservare la comunione tra i membri della Chiesa quale segno visibile della presenza centrale di Cristo in mezzo ad essi. Quanto piรน i fratelli e le sorelle si amano, tanto piรน la Chiesa si fonda in Cristo, suo capo e fondatore.

+ Dal Vangelo secondoย Marcoย (Mc 6,7-13)

Prese a mandarli.

In quel tempo, Gesรน chiamรฒ a sรฉ i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinรฒ loro di non prendere per il viaggio nientโ€™altro che un bastone: nรฉ pane, nรฉ sacca, nรฉ denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: ยซDovunque entriate in una casa, rimanetevi finchรฉ non sarete partiti di lรฌ. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loroยป.

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demรฒni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

La missione, cammino di libertร  interiore e di comunione fraterna

Lโ€™invio missionario dei Dodici รจ unโ€™esperienza educativa come lo รจ lโ€™Esodo, cammino di libertร  per il popolo dโ€™Israele. Nella notte in cui gli Israeliti avrebbero attraversato il Mar Rosso, Dio ordina loro di celebrare per la prima volta il rito della Pasqua ยซcon i sandali ai piedi e il bastone in manoยป.

Gesรน non manda i discepoli a conquistare terre, ma a salvare fratelli dalla schiavitรน del peccato. Lo spirito con cui i Dodici devono andare in missione รจ lo stesso con il quale si celebra la Pasqua. La missione non รจ un modo per autorealizzarsi o per misurare le proprie forze, ma รจ un cammino di liberazione nel quale avanzare con la forza dello Spirito Santo per superare tutte le prove e gli ostacoli che la vita riserva.

La missione รจ un itinerario sul quale progredire nella virtรน della fiducia e lasciarsi educare il cuore affinchรฉ, libero dallโ€™aviditร  e dalla cupidigia, possa essere lo spazio interiore nel quale interiorizzare e fare propria la Parola di Dio. Per il viaggio non รจ necessario prendere o portare con sรฉ qualcosa, ma semplicemente essere aperti alle sorprese di Dio.

Egli non garantisce il successo di ogni impresa nรฉ di trovare una casa accogliente in ogni luogo visitato, ma sostiene con la sua forza i missionari nella tristezza e nella solitudine, perchรฉ avanzino senza lasciarsi scoraggiare dai fallimenti. Chi ha fiducia nel Signore impara ad essere felice con poco, ad essere grato di tutto e ad adattarsi a qualsiasi situazione senza pretese.

Liberi dal pericolo dellโ€™aviditร  e spogli di ogni ambizione personale, i discepoli missionari sono portatori di una parola credibile che scaccia i demoni e guarisce gli infermi. Non รจ la loro, ma quella di Dio. Si tratta della parola della comunione fraterna, che usa lโ€™alfabeto della caritร . Questo linguaggio non si impara comodamente seduti su un banco di scuola o sui libri, ma strada facendo, sui sentieri dellโ€™umanitร .

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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