La fede dirada le tenebre per andare incontro alla Luce che viene – Venerdรฌ della I settimana di Avventoย – San Nicola
Dal libro del profeta Isaรฌaย Is 29,17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.
Cosรฌ dice il Signore Dio:
ยซCerto, ancora un poโ
- Pubblicitร -
e il Libano si cambierร in un frutteto
e il frutteto sarร considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
- Pubblicitร -
liberati dallโoscuritร e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i piรน poveri gioiranno nel Santo dโIsraele.
Perchรฉ il tiranno non sarร piรน, sparirร lโarrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquitร ,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattรฒ Abramo:
โDโora in poi Giacobbe non dovrร piรน arrossire,
il suo viso non impallidirร piรน,
poichรฉ vedendo i suoi figli lโopera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio dโIsraele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezioneโยป.
Lโopera di Dio
Il testo riflette la situazione di una comunitร scombussolata che perรฒ comincia a considerare il futuro con prudente ottimismo, quando si manifestano i primi segni di ripresa o di pacificazione, benchรฉ non possa rallegrarsi completamente. Si riconosce lโopera di Dio che contiene le forze del male che si manifestano nella corruzione e nei complotti dei violenti. Essi pur perdendo il potere assoluto non sono ancora definitivamente sconfitti.
Rimane un tempo di speranza e di aspettative, di progressiva purificazione della societร , fino a quando, avendo percepito lโopera delle mani di Dio, tutti potranno riconoscerlo come il Dio Santo. Lโopera di Dio, frutto di un progetto che ancora deve realizzarsi in pienezza, collega ยซil compimento della promessa anticaยป ai ยซbeni promessi che ora osiamo sperare vigilanti nellโattesaยป.
ยซPromessaยป, che traduce il latinoย dispositio, sarebbe anche bene tradurlo con ยซpianoยป o ยซprogettoยป. La guarigione dei ciechi e dei sordi รจ il segno che manifesta lโopera di Dio nella storia. Tuttavia, come ben spiega il segno della guarigione del cieco nato in Gv 9,1-41, alla manifestazione della luce fa riscontro anche la manifestazione delle tenebre. Lโopera di Dio smaschera le opere della carne che si spacciano per opere di Dio. Cโรจ chi dice di credere, ma non รจ credente perchรฉ agisce secondo la carne e chi, cosciente di essere cieco sperimenta, invece la luce della fede.
Il falso credente รจ colui che nasconde le sue opere malvage e odia la luce perchรฉ le rende manifeste. Il vero credente รจ colui che non nasconde la sua fragilitร ma, anzi, la sperimenta come occasione di grazia perchรฉ ha incontrato il Signore che lo ha guarito. La santificazione del nome di Dio, ovvero la testimonianza e lโattestazione della sua santitร la puรฒ offrire credibilmente solamente chi nella sua vita avvolta dalle tenebre lascia che si faccia strada la luce della misericordia di Dio perchรฉ il suo piano di salvezza giunga a buon fine.
+ Dal Vangelo secondo Matteoย (Mt 9,27-31)
Gesรน guarisce due ciechi che credono in lui.
In quel tempo, mentre Gesรน si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di noi!ยป.
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesรน disse loro: ยซCredete che io possa fare questo?ยป. Gli risposero: ยซSรฌ, o Signore!ยป.
Allora toccรฒ loro gli occhi e disse: ยซAvvenga per voi secondo la vostra fedeยป. E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesรน li ammonรฌ dicendo: ยซBadate che nessuno lo sappia!ยป. Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
La fede dirada le tenebre per andare incontro alla Luce che viene
Mentre Gesรน รจ sulla strada per tornare a casa, due ciechi lo seguono invocando pietร . Sembra esserci unโincongruenza nella narrazione: come fanno due ipovedenti a vedere la strada, e ancora, come fanno a seguirlo se sono ciechi?
Questo particolare della narrazione descrive il modo in cui la comunitร cristiana (ecco il significato del numero due) vive la sequela a Cristo: cammina sรฌ, ma nel buio della poca fede. ร la speranza riposta in Gesรน, che non vedono, a dirigere i passi dei due ciechi spingendoli ad entrare in casa sua e ad accostarsi a Lui.
Una cosa, nonostante la loro cecitร fisica, hanno visto bene: il loro limite, ma anche quella vita che cโรจ oltre e che li aspetta come protagonisti. โCredete che io possa fare questo?โ. La domanda di Gesรน induce a rendere esplicita la fede: sรฌ, i due ciechi confidano in Gesรน e nel suo potere di perdonarli, di renderli liberi e consapevoli delle loro scelte di vita.
Essi credono che Gesรน puรฒ ridare ai loro occhi la luce e cambiare radicalmente la vita. Aprire gli occhi non significa solo attivare la capacitร visiva, ma soprattutto far passare la luce del vangelo nellโesistenza quotidiana per fare della propria vita un capolavoro. Perchรฉ ciรฒ accada, bisogna umilmente lasciarsi toccare da Dio.
La Parola cambia la vita
Lasciarsi toccare da Gesรน trasforma profondamente la nostra vita, ma questo richiede un costante e graduale itinerario formativo. ร cosรฌ per noi? Su cosa si fonda il nostro cammino ordinario di crescita nella fede? Quali sono i punti fermi?
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“