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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 30 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 4,21-25

Cuore senza segreti – Giovedรฌ della III settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Dalla lettera agli Ebreiย Eb 10,19-25

Nella pienezza della fede, manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza per stimolarci a vicenda nella caritร .

Fratelli, poichรฉ abbiamo piena libertร  di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesรน, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioรจ la sua carne, e poichรฉ abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perchรฉ รจ degno di fede colui che ha promesso.

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Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella caritร  e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno lโ€™abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto piรน che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.

Abitare la comunitร  attraverso la via della comunione

Nel contesto dellโ€™ultima cena Gesรน rivela ai suoi discepoli che sta per compiersi la sua Pasqua, il passaggio da ยซquesto mondo al Padreยป. Per rassicurare quelli che chiama e tratta da amici, afferma con la metafora delle ยซdimoreยป della ยซcasa del Padreยป che in essa va a preparare un posto per loro affinchรฉ possano vivere a pieno la bellezza dellโ€™incontro con Dio.

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Gesรน, infatti, offrendo il proprio corpo in sacrificio sullโ€™altare della croce apre una via di accesso al Padre; anzi, egli stesso diventa via per entrare in comunione familiare con Dio. Lโ€™immagine della via traduce ยซil modo di vivereยป. Gesรน diventa via perchรฉ รจ amore che riconcilia. Il cristiano col battesimo viene messo sulla via che conduce alla comunione col Padre.

Questa รจ la speranza, ovvero, il senso del cammino o condotta di vita del credente che, riempito dallo Spirito (pienezza della fede), assume come modello Gesรน. Lui, il Maestro e Signore, ha dato lโ€™esempio dellโ€™attenzione da avere gli uni verso gli altri, per creare la comunione nella Chiesa. Dunque, nel momento in cui Gesรน introduce i discepoli nella comunitร  divina, caratterizzata dallโ€™amore che unisce le tre Persone, il credente nella sua condotta di vita รจ mosso e guidato dallo Spirito che lo spinge ad uscire dalla logica individualistica del vivere per sรฉ stessi al fine di orientare ogni sua scelta verso la costruzione della comunitร  degli uomini fondata sullโ€™amore che diventa servizio vicendevole.

+ Dal Vangelo secondoย Marcoย Mc 4,21-25

La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarร  misurato a voi.

In quel tempo, Gesรน diceva [alla folla]: ยซViene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi รจ infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!ยป.

Diceva loro: ยซFate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarร  misurato a voi; anzi, vi sarร  dato di piรน. Perchรฉ a chi ha, sarร  dato; ma a chi non ha, sarร  tolto anche quello che haยป.

Cuore senza segreti

Ascoltare Gesรน significa fare della sua parola la luce che permette di vedere ciรฒ che, senza di essa, rimarrebbe nascosto nel buio. La Parola di Dio aiuta a conoscere sรฉ stessi come siamo conosciuti da Lui. Gesรน sembra dire che, attraverso lโ€™ascolto, Dio puรฒ entrare nel segreto della nostra umanitร  e illuminarla. A volte ci sono stanze del nostro cuore chiuse ermeticamente e avvolte dallโ€™oblio, dalle quali perรฒ escono continuamente le voci che alimentano paure e ansie.

ยซFate attenzione a quello che ascoltateยป. Attraverso i sensi, ciรฒ che รจ del mondo esterno entra in contatto con il nostro mondo interiore. Evidentemente, non tutto puรฒ essere accettato cosรฌ comโ€™รจ, ma sโ€™impone la necessitร  di un giudizio che distingua ciรฒ che fa bene e quello che nuoce. Da qui lโ€™invito di Gesรน a fare attenzione e riconoscere la parola che nutre ed edifica e quella, invece, che avvelena e causa morte.

La misura con la quale misuriamo รจ quella che usiamo per giudicare il nostro bisogno. La parola di Gesรน, da una parte, permette di riconoscere quelle povertร  che ci appartengono e che, senza di essa, ci appaiono colpe di cui vergognarsi e che tendiamo a nascondere nella menzogna. Dallโ€™altra parte, la fede, che nasce dallโ€™ascolto, ci dispone a sperare nellโ€™aiuto di Dio nella stessa misura in cui siamo consapevoli della nostra mancanza. Quanto piรน ci riconosciamo bisognosi, tanto piรน riceviamo la grazia di Dio, anzi, anche di piรน.

Lโ€™umiltร  รจ lo spazio che misuriamo e che concediamo a Dio. Cโ€™รจ una diretta proporzione tra la profonditร  e lโ€™intimitร  spirituale e la quantitร  e qualitร  della caritร  che Dio concede la grazia di fare. La fede รจ la luce che fa leggere gli eventi tragici della vita non come esperienze di fallimento o ingiusta privazione, ma come occasione di ricominciamento e di rinascita. Chi coltiva la fede affronta la crisi, che demolisce qualcosa di noi, come unโ€™opportunitร  per rifondare le proprie scelte di vita su una base piรน solida che non sia solo il proprio io.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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