Cuore senza segreti – Giovedรฌ della III settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Dalla lettera agli Ebreiย Eb 10,19-25
Nella pienezza della fede, manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza per stimolarci a vicenda nella caritร .
Fratelli, poichรฉ abbiamo piena libertร di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesรน, via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioรจ la sua carne, e poichรฉ abbiamo un sacerdote grande nella casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perchรฉ รจ degno di fede colui che ha promesso.
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Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella caritร e nelle opere buone. Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno lโabitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto piรน che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.
Abitare la comunitร attraverso la via della comunione
Nel contesto dellโultima cena Gesรน rivela ai suoi discepoli che sta per compiersi la sua Pasqua, il passaggio da ยซquesto mondo al Padreยป. Per rassicurare quelli che chiama e tratta da amici, afferma con la metafora delle ยซdimoreยป della ยซcasa del Padreยป che in essa va a preparare un posto per loro affinchรฉ possano vivere a pieno la bellezza dellโincontro con Dio.
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Gesรน, infatti, offrendo il proprio corpo in sacrificio sullโaltare della croce apre una via di accesso al Padre; anzi, egli stesso diventa via per entrare in comunione familiare con Dio. Lโimmagine della via traduce ยซil modo di vivereยป. Gesรน diventa via perchรฉ รจ amore che riconcilia. Il cristiano col battesimo viene messo sulla via che conduce alla comunione col Padre.
Questa รจ la speranza, ovvero, il senso del cammino o condotta di vita del credente che, riempito dallo Spirito (pienezza della fede), assume come modello Gesรน. Lui, il Maestro e Signore, ha dato lโesempio dellโattenzione da avere gli uni verso gli altri, per creare la comunione nella Chiesa. Dunque, nel momento in cui Gesรน introduce i discepoli nella comunitร divina, caratterizzata dallโamore che unisce le tre Persone, il credente nella sua condotta di vita รจ mosso e guidato dallo Spirito che lo spinge ad uscire dalla logica individualistica del vivere per sรฉ stessi al fine di orientare ogni sua scelta verso la costruzione della comunitร degli uomini fondata sullโamore che diventa servizio vicendevole.
+ Dal Vangelo secondoย Marcoย Mc 4,21-25
La lampada viene per essere messa sul candelabro. Con la misura con la quale misurate sarร misurato a voi.
In quel tempo, Gesรน diceva [alla folla]: ยซViene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi รจ infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!ยป.
Diceva loro: ยซFate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarร misurato a voi; anzi, vi sarร dato di piรน. Perchรฉ a chi ha, sarร dato; ma a chi non ha, sarร tolto anche quello che haยป.
Ascoltare Gesรน significa fare della sua parola la luce che permette di vedere ciรฒ che, senza di essa, rimarrebbe nascosto nel buio. La Parola di Dio aiuta a conoscere sรฉ stessi come siamo conosciuti da Lui. Gesรน sembra dire che, attraverso lโascolto, Dio puรฒ entrare nel segreto della nostra umanitร e illuminarla. A volte ci sono stanze del nostro cuore chiuse ermeticamente e avvolte dallโoblio, dalle quali perรฒ escono continuamente le voci che alimentano paure e ansie.
ยซFate attenzione a quello che ascoltateยป. Attraverso i sensi, ciรฒ che รจ del mondo esterno entra in contatto con il nostro mondo interiore. Evidentemente, non tutto puรฒ essere accettato cosรฌ comโรจ, ma sโimpone la necessitร di un giudizio che distingua ciรฒ che fa bene e quello che nuoce. Da qui lโinvito di Gesรน a fare attenzione e riconoscere la parola che nutre ed edifica e quella, invece, che avvelena e causa morte.
La misura con la quale misuriamo รจ quella che usiamo per giudicare il nostro bisogno. La parola di Gesรน, da una parte, permette di riconoscere quelle povertร che ci appartengono e che, senza di essa, ci appaiono colpe di cui vergognarsi e che tendiamo a nascondere nella menzogna. Dallโaltra parte, la fede, che nasce dallโascolto, ci dispone a sperare nellโaiuto di Dio nella stessa misura in cui siamo consapevoli della nostra mancanza. Quanto piรน ci riconosciamo bisognosi, tanto piรน riceviamo la grazia di Dio, anzi, anche di piรน.
Lโumiltร รจ lo spazio che misuriamo e che concediamo a Dio. Cโรจ una diretta proporzione tra la profonditร e lโintimitร spirituale e la quantitร e qualitร della caritร che Dio concede la grazia di fare. La fede รจ la luce che fa leggere gli eventi tragici della vita non come esperienze di fallimento o ingiusta privazione, ma come occasione di ricominciamento e di rinascita. Chi coltiva la fede affronta la crisi, che demolisce qualcosa di noi, come unโopportunitร per rifondare le proprie scelte di vita su una base piรน solida che non sia solo il proprio io.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“