La Parola di Dio viene a mettere ordine – San Gregorio Magno
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnziย 1Cor 2,10-16
Lโuomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio; lโuomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa.
Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profonditร di Dio. Chi infatti conosce i segreti dellโuomo se non lo spirito dellโuomo che รจ in lui? Cosรฌ anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciรฒ che Dio ci ha donato.
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensรฌ insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma lโuomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non รจ capace di intenderle, perchรฉ di esse si puรฒ giudicare per mezzo dello Spirito. Lโuomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
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La Sapienza รจ spirito che sโincarna
Dio รจ il sapiente per eccellenza perchรฉ รจ la fonte stessa della Sapienza. Giร il libro della Sapienza la identificava con lo Spirito (7,22s.) ย che non puรฒ essere posseduto ma dal quale lโuomo deve farsi abitare per essere un vero sapiente. Nella misura in cui il credente riceve e accoglie lo Spirito Santo da Gesรน risorto, che lo effonde sui suoi discepoli, egli รจ gradualmente messo a parte da Dio del suo progetto di amore.
Sapere non significa semplicemente apprendere ma assimilare la parola di Dio per lasciarsi assimilare alla sua persona. Lo Spirito Santo guida il credente nella relazione dโamore con Dio, apre il cuore ad accogliere e riconoscere la grazia che discende copiosamente dal Cielo. Lo Spirito Santo fa conoscere il valore della realtร che sperimentiamo, che non si misura sul principio dellโutile personale ma su quello dellโamore.
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Proprio questo รจ il cuore della sapienza di Dio verso cui lo Spirito Santo conduce. Solo lโuomo abitato dallo Spirito dร il giusto valore a ogni cosa ordinandola al bene assoluto che รจ la comunione nella Chiesa. Il pensiero รจ la parola silenziosa che ognuno coltiva nel cuore traducendosi in azioni e atteggiamenti.
Gesรน, donandoci lo Spirito, offre la possibilitร di sintonizzare i pensieri della carne, ovvero le preoccupazioni derivanti dalla debolezza della natura umana, su quelli dello Spirito che invece anima la speranza, fortifica la fede, feconda la caritร fraterna.
Ascolta “don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 3 Settembre 2024” su Spreaker.+ Dal Vangelo secondo Lucaย Lc 4,31-37
Io so chi tu sei: il santo di Dio!
In quel tempo, Gesรน scese a Cafร rnao, cittร della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perchรฉ la sua parola aveva autoritร .
Nella sinagoga cโera un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciรฒ a gridare forte: ยซBasta! Che vuoi da noi, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!ยป.
Gesรน gli ordinรฒ severamente: ยซTaci! Esci da lui!ยป. E il demonio lo gettรฒ a terra in mezzo alla gente e uscรฌ da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano lโun lโaltro: ยซChe parola รจ mai questa, che comanda con autoritร e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?ยป. E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
La Parola di Dio viene a mettere ordineย
A Nazaret i paesani di Gesรน, conoscendo le sue origini e la sua famiglia, avevano accampato la pretesa di vedere prodigi come quelli fatti in altri villaggi. Dinanzi al suo diniego essi reagiscono opponendogli un deciso rifiuto.
In realtร la triste vicenda rivela che i Nazaretani non hanno riconosciuto il tempo in cui sono stati visitati da Dio e non lโhanno accolto. Non riconoscendo in Gesรน Colui che porta il Vangelo che libera e consola, lo hanno scartato come si fa con una cosa inutile. Lโautoritร di Gesรน gli deriva dalla promessa che Dio ha fatto al suo popolo mediante i profeti, ma essi sono i primi testimoni del fatto che la durezza del cuore porta a rifiutare il dono di Dio.
Cacciato dalla sinagoga di Nazaret, Gesรน continua la sua missione a Cafarnao che diventerร la sua patria di elezione. Nella sinagoga di questa cittadina, situata sulle sponde del lago di Tiberiade, il Maestro riprende il suo insegnamento riscuotendo un certo successo dalla gente che lo accoglie con benevolenza perchรฉ la sua parola รจ riconosciuta autorevole.
Tuttavia, non ci รจ dato capire su quale base la gente riconosca autoritร alla parola di Gesรน. La domanda del lettore trova una prima risposta nella reazione di un uomo indemoniato che si trovava nella sinagoga. Come nella sinagoga di Nazaret, anche in quella di Cafarnao si eleva una voce contraria.
In entrambi i casi รจ rivendicata una conoscenza di Gesรน, anche se da due punti di vista diversi e che tuttavia rivelano la sua autentica doppia natura, umana e divina. I Nazaretani attestano la completa appartenenza alla comunitร degli uomini, salvo poi rinnegarlo, il demonio invece proclama il suo legame strettissimo con Dio, giungendo perรฒ alla stessa conclusione dei paesani di Gesรน.
Anche noi possiamo essere cristiani che conoscono tutto di Gesรน e recitano perfettamente gli articoli del Credo ma essere al contempo talmente schermati dalle nostre attese proiettate su Dio o intrappolati nel formalismo religioso senza sostanza, da non riconoscere la sua presenza e da opporre una resistenza o addirittura un rifiuto molto netto estromettendo Dio dalla nostra vita.
La promessa di Dio non รจ illusione e la sua parola non gonfia le nostre attese mondane come si fa con un palloncino fino a farlo scoppiare. Gesรน mostra che la sua parola รจ veramente autorevole perchรฉ libera e restituisce la dignitร , garantita da Dio ma messa in discussione dalle nostre scelte sbagliate ispirate dallโaviditร e dalla cupidigia e non dalla caritร .
Il male vorrebbe imporre la sua forza gridando, invece il bene stabilisce la sua autoritร ordinando, ovvero mettendo ordine. La parola di Dio รจ veramente autorevole perchรฉ mette ordine nella relazione. Grazie ad essa impariamo ad impostare le relazioni non come una continua lotta per emergere ma come un dialogo nel quale ognuno si mette a servizio della libertร e della felicitร dellโaltro.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“