Il sibilo del peccato e la voce potente del sangue dei martiri – Martirio di San Giovanni Battista
Dal libro del profeta Geremรฌaย Ger 1,17-19
รlzati e diโ loro tutto ciรฒ che ti ordinerรฒ.
In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore:
ยซTu, stringi la veste ai fianchi,
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ร lzati e diโ loro tutto ciรฒ che ti ordinerรฒ;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarรฒ io a farti paura davanti a loro.
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Ed ecco, oggi io faccio di te
come una cittร fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perchรฉ io sono con te per salvartiยป.
Vocazione e missione del profeta e di tutto il Popolo
Il Libro degli oracoli di Geremia si apre con la parola che Dio rivolge ad un uomo di Anatot, figlio del sacerdote Chelkia. Con essa gli rivela la vocazione e la missione di profeta per le quali รจ stato scelto e consacrato sin dal grembo della madre. Dunque, il profeta di Dio non รจ tale per una sua scelta ma per pura grazia. Essere profeta non significa ricoprire un ruolo ma assumersi la responsabilitร di essere ยซvoceยป della Parola. ร una voce scomoda come lo รจ la Parola che denuncia il peccato e annuncia le conseguenze disastrose dellโinfedeltร dโIsraele.
La reazione di Geremia fa cogliere la portata della missione a lui affidata che non puรฒ reggersi sulle sole forze umane. Geremia non รจ chiamato a farsi giudice accusatore dei suoi fratelli o censore dei nemici o, ancora, guida politica per organizzare la resistenza contro gli invasori stranieri. Geremia รจ piuttosto inviato al suo popolo per far conoscere i sentimenti e i pensieri di Dio, la sua profonda amarezza per il peccato dโIsraele e la sua sofferenza per le inevitabili conseguenze delle continue trasgressioni dellโAlleanza.
Davanti alla grandezza della sua missione affidatagli e a questa drammatica prospettiva il profeta indietreggia per la paura. Dio lo rassicura del fatto che Egli ยซvigilaยป sulla sua parola perchรฉ si realizzi. La prima parola รจ quella della vocazione e della missione che non รจ solo del profeta ma di tutto il popolo; vocazione e missione che nascono dal cuore di Dio che ama e mai indietreggia rispetto alla sua promessa di salvezza.
Dunque, la consapevolezza della propria debolezza rivelata nella denuncia profetica, piรน che far soccombere sotto il peso della paura e del senso di colpa deve invece suggerire sentimenti di speranza perchรฉ piรน forte del peccato รจ lโamore di Dio. Egli vigila sulla sua parola perchรฉ in ogni modo Essa possa realizzarsi per la conversione e la salvezza del popolo, non solo dโIsraele, ma anche di quelli del mondo intero.
+ Dal Vangelo secondo Marcoย Mc 6,17-29
Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista.
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ lโaveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nellโascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dellโesercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Il sibilo del peccato e la voce potente del sangue dei martiri
Erodiade svolge nella narrazione la stessa funzione che il peccato assume nellโuomo. Infatti, si passa dalla seduzione, alla menzogna e da qui allโomicidio. Erodiade agisce sempre dietro le quinte e trova il modo per raggiungere il suo scopo, la morte. Erode appare vittima di Erodiade che lo convince a tradire suo fratello prendendola in sposa e commettendo adulterio. Il peccato non tollera contraddizione e preferisce il silenzio accondiscendente piuttosto che la critica. Il re appare combattuto tra le parole di Erodiade che fanno leva sullโorgoglio e sul potere e quelle di Giovanni che richiamano alla giustizia e alla dignitร della persona.
La trappola scatta nel momento della festa quando piรน ostentata รจ la potenza e piรน debole la volontร di resistere al male. Ubriacato di vana gloria Erode si ritrova privo di qualsiasi ragione per dire no al peccato.
La morte del Battista รจ anticipazione del martirio di Gesรน che la chiesa antica cosรฌ ha definito nella sua professione di fede: โmorรฌ per i nostri peccatiโ. Il martirio del Battista e quello di Gesรน, come anche la morte dei giusti innocenti, รจ causata dal peccato che agisce, come Erodiade, silenziosamente in noi. Tuttavia, il martirio di Cristo ha vinto il peccato, per cui la sua forza viene inibita a patto che la grazia di Dio sia lasciata libera di agire e trasformare il cuore per renderlo simile al Suo.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“