Familiaritร con Gesรน – Martedรฌ della III settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari) – San Tommaso d’Aquino
Dalla lettera agli Ebreiย Eb 10,1-10
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontร .
Fratelli, la Legge, poichรฉ possiede soltanto unโombra dei beni futuri e non la realtร stessa delle cose, non ha mai il potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici โ sempre uguali, che si continuano a offrire di anno in anno โ coloro che si accostano a Dio. Altrimenti, non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti, purificati una volta per tutte, non avrebbero piรน alcuna coscienza dei peccati? Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei peccati. ร impossibile infatti che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
ยซTu non hai voluto nรฉ sacrificio nรฉ offerta,
- Pubblicitร -
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccato.
- Pubblicitร -
Allora ho detto: โEcco, io vengo
โ poichรฉ di me sta scritto nel rotolo del libro โ
per fare, o Dio, la tua volontร โยป.
Dopo aver detto: ยซTu non hai voluto e non hai gradito nรฉ sacrifici nรฉ offerte, nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccatoยป, cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: ยซEcco, io vengo a fare la tua volontร ยป. Cosรฌ egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontร siamo stati santificati per mezzo dellโofferta del corpo di Gesรน Cristo, una volta per sempre.
Lโobbedienza alla volontร di Dio e il culto spirituale
Il culto stabilito per Legge, al tempo della vecchia alleanza, era immagine di quello vero voluto da Dio e inaugurato da Gesรน Cristo. I sacrifici e le offerte prescritti dalla Legge, soprattutto quelli della Festa dellโEspiazione, non hanno il potere di rimettere i peccati ma sono il โricordo annualeโ della condizione di peccato nel quale lโuomo rimane. Il ricordo dei peccati รจ la consapevolezza di essere lontani dal realizzare la vocazione e la missione affidata da Dio. In Cristo รจ Dio stesso che viene incontro allโuomo perchรฉ si realizzi la sua vocazione e la sua missione di essere suo figlio. Con lโincarnazione Dio diventa missionario e Cristo entra nel mondo assumendo la nostra carne mortale e solidarizzando con lโuomo in tutto, eccetto il peccato. Cristo riceve dal Padre lo stesso corpo dellโuomo diventando fratello di tutti. Gesรน ringrazia il Padre per il dono dellโumanitร (il corpo) e, con essa, dei fratelli, per amore dei quali Egli condivide con loro tutto fino ad offrire sรฉ stesso al Padre, affinchรฉ essi possano partecipare della sua figliolanza divina. In Gesรน, Dio si fa uomo e, offrendo il suo corpo sullโaltare della croce, manifesta di essere il Messia atteso grazie al quale essere liberati dai peccati per essere veramente capaci di vivere da figli di Dio, realizzando in tal modo il disegno divino.
Precedentemente lโautore della Lettera agli Ebrei aveva detto che Gesรน Cristo รจ il vero sommo sacerdote che ha offerto non il sangue dei sacrifici degli animali ma il suo, alludendo al martirio sulla croce. Ora parla dellโofferta del corpo inteso come la totalitร della persona, spirito, anima e carne. La citazione del salmo 40, 7-9 รจ posta sulle labbra di Gesรน nel contesto di un dialogo con il Padre del quale condivide la volontร di amare e salvare gli uomini. Questo dialogo orante riprende quello che si dice in Eb 5, 7-10: ยซNei giorni della sua vita terrena egli offrรฌ preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparรฒ lโobbedienza da ciรฒ che patรฌ e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo lโordine di Melchisedekยป.
Lโobbedienza, quale offerta e unione della propria volontร a quella di Dio, รจ il sacrificio spirituale gradito a Dio. San Paolo lo chiarisce parlando ai Romani: ยซVi esorto fratelli per la misericordia di Dio a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; รจ questo il vostro culto spiritualeยป (Rm 12,1). Il peccato consiste nel sottomettere le proprie membra alla legge del male rendendo lโuomo schiavo di Satana. Gesรน Cristo, con il sacrificio del suo corpo, inaugura un nuovo culto nel quale viene effuso lo Spirito, ovvero la benedizione di Dio, grazie al quale chi lo riceve puรฒ a sua volta unire la sua vita a quella di Cristo nellโunico ed eterno sacrificio di lode. Ogni qualvolta uniamo la nostra volontร a quella di Dio e la mettiamo in pratica nellโamore fraterno offriamo il sacrificio gradito a Dio che risuona come una lode perenne ed espande la sua fragranza come incenso odoroso.
+ Dal Vangelo secondoย Marcoย (Mc 3,31-35)
Chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madre.
In quel tempo, giunsero la madre di Gesรน e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: ยซEcco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercanoยป.
Ma egli rispose loro: ยซChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?ยป. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: ยซEcco mia madre e i miei fratelli! Perchรฉ chi fa la volontร di Dio, costui per me รจ fratello, sorella e madreยป.
Le voci su Gesรน hanno raggiunto la sua famiglia, che รจ preoccupata del pericolo che corre. I familiari si mettono sulle sue tracce per raggiungerlo e recuperarlo. Lo mandano a chiamare stando fuori, perchรฉ, lontano dalla cerchia di persone che di solito lo segue, possano spiegargli in quale pericolo si stia cacciando. Vorrebbero persuaderlo a cambiare vita, a stare piรน attento e a non esporsi troppo.
La famiglia di Gesรน rimane fuori, lasciando intendere che essa preferisce basarsi sui resoconti fatti da altri piuttosto che rendersi conto di persona di cosa stia accadendo. Come avrebbero potuto comprendere le scelte di Gesรน, rimanendo fuori dagli eventi? I familiari di Gesรน vorrebbero che fosse come tutti gli altri. ร molto piรน sicuro continuare sul solco della tradizione piuttosto che inseguire โvoci straneโ.
Gesรน risponde a chi gli chiede di tornare sui suoi passi che รจ invece opportuno ascoltare ancora la voce del Padre: Questi รจ il mio figlio, lโamato, ascoltatelo. Tante sono le voci che interferiscono nellโincontro con Gesรน: le voci che insinuano il dubbio, che screditano per creare un clima di sfiducia, e le voci che inquietano per alimentare la paura. La voce del Padre, invece, la riconosci perchรฉ รจ luce che infonde fiducia in sรฉ e negli altri. ร una voce che indica nel povero non una persona da scartare o evitare, ma un fratello da accogliere e curare. ร una voce che consola i cuori feriti e apre la bocca dei bimbi alla lode gioiosa.
La famiglia di Gesรน รจ chiamata ad abbandonare il modo di pensare tipico di un clan familistico attento alle tradizioni da perpetuare, per aderire al progetto di vita di Gesรน ed entrare nella famiglia nuova della Chiesa. La famiglia di Gesรน รจ composta da coloro che ascoltano la voce interiore del Padre e diventano suoi compagni ponendolo al centro della loro vita.
Chi accoglie Gesรน come un dono, lo genera come figlio e lo dona al mondo. Chi vive la solidarietร con Lui nella sofferenza partecipa anche alla sua ereditร nella vita eterna.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“