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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 27 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13, 24-30

Il bene che cresce รจ piรน forte del male che insidia – Sabato della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Dal libro del profeta Geremรฌaย Ger 7,1-11

Forse per voi รจ un covo di ladri questo tempio sul quale รจ invocato il mio nome?

Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremรฌa:

ยซFรฉrmati alla porta del tempio del Signore e lร  pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. Cosรฌ dice il Signore degli eserciti, Dio dโ€™Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farรฒ abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: โ€œQuesto รจ il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!โ€.

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Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se non opprimerete lo straniero, lโ€™orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dรจi stranieri, io vi farรฒ abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.

Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dรจi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale รจ invocato il mio nome, e dite: โ€œSiamo salvi!โ€, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi รจ un covo di ladri questo tempio sul quale รจ invocato il mio nome? Anchโ€™io perรฒ vedo tutto questo! Oracolo del Signoreยป.

Il dramma dei praticanti non credenti

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Il profeta Geremia riceve lโ€™ordine di andare al tempio di Gerusalemme e fermarsi alla porta dove i pellegrini, giunti alla fine del loro cammino, intonavano i Salmi 15 e 24 nel quale erano elencate le condizioni per le quali essere degni di comparire alla presenza del Signore e abitare nella sua casa, luogo di rifugio e salvezza. Geremia denuncia lโ€™ipocrisia di un culto privo di giustizia.

Si tratta di formule che scadono nella magia, piuttosto che essere espressione della fede intesa come relazione fatta di amore e di obbedienza a Dio. La mentalitร  magica, infatti, si serve del sacro per cercare di cambiare in meglio la propria condizione di vita, ma senza un impegno serio a cambiare interiormente per mettere in sintonia la fede con la vita.

Geremia interviene con durezza per fermare questo circolo vizioso nel quale, come in una spirale, Israele rischia di essere inghiottito. Preferire la logica demoniaca, che svuota di fede la religiositร , alla parola di Dio che, invece, garantisce la operositร  e la fruttuositร  alla caritร  fraterna, porta allโ€™allontanamento di Dio, non di sua spontanea volontร  ma perchรฉ cacciato dal consesso degli uomini o messo a tacere dallโ€™orgoglio dei superbi. Si preferisce la parola mondana , quella che alimenta vane speranze e si rivela illusoria, a quella di Dio che รจ garanzia di stabilitร  e armonia.

In tal modo, il tempio, che rappresenta per la coscienza degli Israeliti il cuore della Cittร  santa e della fede Israelita, perde la sua identitร  e il motivo di esistere; per questo cade miseramente, perchรฉ svuotato della presenza di Dio che comunque segue sempre il suo popolo anche quando va in esilio.

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+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 13,24-30

Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

In quel tempo, Gesรน espose alla folla unโ€™altra parabola, dicendo:

ยซIl regno dei cieli รจ simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminรฒ della zizzania in mezzo al grano e se ne andรฒ. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntรฒ anche la zizzania.

Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: โ€œSignore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?โ€. Ed egli rispose loro: โ€œUn nemico ha fatto questo!โ€.

E i servi gli dissero: โ€œVuoi che andiamo a raccoglierla?โ€. โ€œNo, rispose, perchรฉ non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che lโ€™una e lโ€™altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirรฒ ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaioโ€ยป.

Il bene che cresce รจ piรน forte del male che insidia

La parabola ci insegna a considerare il male come unโ€™esperienza che accompagna il cammino di crescita di ciascuno. Non dobbiamo avere la presunzione di sradicare il male credendo di risolvere da soli i problemi perchรฉ il risultato sarebbe far fallire anche il bene.

รˆ necessario saper aspettare, non in maniera indifferente, ma vivendo lโ€™attesa come tempo del discernimento che ci educa a saper distinguere il bene dal male. Lโ€™attesa ci fa crescere nella virtรน della pazienza grazie alla quale la giustizia non si attua secondo i nostri tempi, le nostre attese o i nostri criteri, ma secondo il disegno di Dio che nella sua misericordia dona a tutti il tempo di convertirsi e lasciarsi trasformare da zizzania in buon grano.

Il Signore ci ha giร  indicato il metodo del giudizio: la croce. Il male non si combatte con la violenza ma con la misericordia che ha bisogno di tempo per crescere. Senza la pazienza non matura la giustizia ma il giustizialismo, che รจ una forma dโ€™ingiustizia, inganna coloro che guardano la realtร  dal punto di vista umano e disprezzano nei fatti quello di Dio.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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