Chi rifiuta il Bene cede al male, chi accoglie il Bene resiste al male โ Giovedรฌ della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Dal libro del Sirร cide Sir 5,1-10
Non aspettare a convertirti al Signore.
Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: ยซBasto a me stessoยป.
Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
Non dire: ยซChi mi dominerร ?ยป,
oppure: ยซChi riuscirร a sottomettermi per quello che ho fatto?ยป,
perchรฉ il Signore senza dubbio farร giustizia.
Non dire: ยซHo peccato, e che cosa mi รจ successo?ยป,
perchรฉ il Signore รจ paziente.
Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
Non dire: ยซLa sua compassione รจ grande;
mi perdonerร i molti peccatiยป,
perchรฉ presso di lui cโรจ misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserร sui peccatori.
Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perchรฉ improvvisa scoppierร lโira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
Non confidare in ricchezze ingiuste:
non ti gioveranno nel giorno della sventura.
La conversione รจ una questione urgente
Il Siracide ricorda allโuomo che il suo cuore รจ sempre incline al male perchรฉ abitato dalla superbia, che non tollera il fatto che un altro possa essere a lui superiore, e dallโistinto della prevaricazione sullโaltro. Il peccato originale รจ la presunzione e lโautoreferenzialitร che colloca il proprio io al di sopra di ogni legge, ergendosi a misura del bene e del male. Nel racconto della creazione il divieto di mangiare il frutto dellโalbero del bene e del male ha la funzione di deterrente contro il pericolo della morte.
Il divieto non รจ una limitazione della libertร dellโuomo ma lo strumento attraverso il quale la creatura possa esercitarla secondo il fine per il quale le รจ stata data la vita: instaurare rapporti di amore. Esso da generativo puรฒ corrompersi in amore possessivo che porta alla morte chi ne รจ vittima e il suo carnefice. Il divieto, da una parte, ricorda che la creatura ha dei limiti e non basta a sรฉ stessa, dallโaltra, che deve porsi essa stessa dei limiti perchรฉ possa vincere il male che lo abita con il bene di un amore che si fa obbedienza e servizio.
Il tempo รจ dono di Dio affinchรฉ lโuomo, facendo sua la legge di Dio, si converta rinunciando al peccato e aderendo sempre piรน nella fede a Dio. Chi confida solo in sรฉ stesso crede che puรฒ cambiare grazie alle proprie forze e che crescere significa accrescere i propri beni. La conversione รจ un cammino continuo di superamento del proprio egoismo per diventare uomini e donne secondo il progetto di Dio.
Il Siracide denuncia una forma di fede che รจ una presa in giro di Dio perchรฉ abusa della sua misericordia e rimanda ad un domani quei gesti di vera conversione che invece deve fare nellโoggi, se veramente vuole salvarsi e superare la prova del giudizio di Dio che viene per tutti e di cui nessuno conosce la data. Se รจ pur vero che non conosciamo il tempo del morire รจ anche vero che credere significa riconoscere nella morte il momento nel quale incontriamo il giudice misericordioso che darร ai suoi fedeli la ricompensa: la gioia dei beati per chi avrร cercato sempre il volto di Dio e il dolore dei dannati per chi, pur non vedendo Dio come i beati, non lo ha cercato ma ha inseguito solo i propri pensieri.
+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 9,41-50)
ร meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซChiunque vi darร da bere un bicchiere dโacqua nel mio nome perchรฉ siete di Cristo, in veritร io vi dico, non perderร la sua ricompensa.
Chi scandalizzerร uno solo di questi piccoli che credono in me, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti รจ motivo di scandalo, tagliala: รจ meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anzichรฉ con le due mani andare nella Geรจnna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti รจ motivo di scandalo, taglialo: รจ meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anzichรฉ con i due piedi essere gettato nella Geรจnna. E se il tuo occhio ti รจ motivo di scandalo, gettalo via: รจ meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anzichรฉ con due occhi essere gettato nella Geรจnna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarร salato con il fuoco. Buona cosa รจ il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altriยป.
Chi rifiuta il Bene cede al male, chi accoglie il Bene resiste al male
Nel piccolo gesto del dare un bicchiere dโacqua รจ contenuta la grandezza della sapienza di Dio, che agisce attraverso segni semplici. I gesti quotidiani di amore sono gocce nellโoceano di Misericordia, frammenti di luce dellโunico Sole, briciole del Pane di Vita spezzato. In essi risiede la sapienza che, come sale, ferma il processo di corruzione a cui รจ sottoposta ogni realtร umana, comprese le relazioni tra le persone.
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La Parola di Dio รจ come il sale, nella sua funzione di conservare integro ciรฒ che viene salato. Gesรน apre gli occhi ai suoi discepoli circa il valore dellโintegritร della persona. Integro non รจ la persona tutta di un pezzo, che non sbaglia mai, ma quella che dagli errori impara. Integro non รจ colui che non cade mai, ma colui che trova in Dio la forza di rialzarsi. Il motivo per farlo risiede nel bene che รจ possibile donare.
La Parola di Dio aiuta lโintelligenza a comprendere le cause interiori della caduta e illumina sui modi con i quali risollevarsi ed evitare di cadere nuovamente. Il dramma sarebbe rimanere a terra dopo essere caduti, rifiutando ogni aiuto e non trovando in sรฉ stessi una motivazione valida per risollevarsi. Chi si lascia vincere dal male diventa lui stesso motivo dโinciampo per gli altri, particolarmente per i piรน piccoli.
Colui che peccando non coglie lโoccasione per rivedere sรฉ stesso e la sua doppiezza di cuore, sprofonda sempre di piรน, negandosi lโopportunitร di risalita, come un uomo che sceglie di morire legandosi al collo una grande pietra e gettandosi nel mare. Accogliendo i piccoli segni quotidiani di amore, possiamo avere sale in noi stessi e acquisire la necessaria incisivitร nel rinunciare a ciรฒ che ci fa male e fa perire tutto il corpo.
Il vero pericolo รจ quello di rifiutare la grazia di Dio che ci salva e non avere lโintelligenza di rinunciare al male che ci corrompe. Gesรน mette in correlazione il coraggio di rinnegare sรฉ stessi con lโumile sapienza di farsi aiutare dallโamore di Dio, che sperimentiamo nei fatti della vita, spesso archiviati velocemente come cose normali o gesti dovuti. La riconoscenza e la gratitudine sono due medicamenti delle ferite dellโegoismo e dellโorgoglio, indispensabili per curare i traumi che la vita ci riserva.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโevangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte โ il blog di don Pasquale โTu hai Parole di vita eternaโ