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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 27 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 23,23-26

La maschera delle buone maniere per nascondere la vergogna delle cattive abitudini – Martedรฌ della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) – Santa Monica

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsiย 2Ts 2,1-3.13-17

Mantenete le tradizioni che avete appreso.

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesรน Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare nรฉ da ispirazioni nรฉ da discorsi, nรฉ da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia giร  presente. Nessuno vi inganni in alcun modo!

Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perchรฉ Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella veritร . A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesรน Cristo.

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Perciรฒ, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Rimanere nel solco della fede degli Apostoli

Lโ€™uomo, che solleva il suo sguardo da sรฉ stesso e rivolge la mente verso lโ€™oltre rispetto al proprio mondo, si pone domande esistenziali: da dove vengo? Qual รจ la mia origine? Dove sto andando? Qual รจ il fine della mia esistenza? Da solo nessuno puรฒ darsi una risposta ma ha bisogno di aprirsi allโ€™altro per accogliere il suo messaggio.

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I Tessalonicesi sono stati evangelizzati da Paolo che li considera come la primizia della sua missione evangelizzatrice oltre i confini della sua terra dโ€™origine. Sebbene provenienti da territori e culture diversi lโ€™apostolo annuncia la comune origine e la individua in Dio Padre, il quale ama tutti gli uomini e ha inviato suo Figlio che si รจ manifestato nella persona di Gesรน.

Egli non รจ venuto per imporre il giogo della schiavitรน ma per chiamare alla salvezza, ovvero per radunare tutti nellโ€™unica famiglia di Dio. Il Figlio di Dio, incarnandosi รจ diventato uno tra gli uomini e le donne del suo tempo per fare della famiglia umana la famiglia di Dio. Questo progetto ha iniziato a realizzarsi con la Pasqua di morte e risurrezione di Gesรน e continua nella storia grazie allโ€™azione dello Spirito Santo.

Egli parla per mezzo dei profeti e agisce nel cuore dei credenti perchรฉ le loro opere di bene siano ispirate al principio della caritร  fraterna, la stessa che ha spinto Gesรน a morire sulla croce. Questo รจ il cuore dellโ€™annuncio evangelico della chiesa che spesso deve scontrarsi con i nemici interni alla comunitร  che si appropriano del Vangelo imponendo la loro interpretazione delle parole di Gesรน.

Paolo mette in guardia dallโ€™Anticristo che distoglie lโ€™attenzione dei credenti da Gesรน monopolizzandola su di sรฉ. La tecnica manipolatrice fa leva sulla paura che crea ansia e agitazione. Il Vangelo di Paolo non รจ frutto della sua riflessione ma della sua esperienza di Gesรน Cristo e di quello che ha compiuto in lui. Il vero vangelo non porta ansia e agitazione ma pace e serenitร  perchรฉ combatte la diffidenza con la fiducia, lo scoraggiamento con la speranza, lโ€™autoreferenzialitร  con la caritร .

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+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 23,23-26

Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

In quel tempo, Gesรน parlรฒ dicendo:

ยซGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sullโ€™anรฉto e sul cumรฌno, e trasgredite le prescrizioni piรน gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltร . Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite lโ€™esterno del bicchiere e del piatto, ma allโ€™interno sono pieni di aviditร  e dโ€™intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima lโ€™interno del bicchiere, perchรฉ anche lโ€™esterno diventi pulito!ยป.

La maschera delle buone maniere per nascondere la vergogna delle cattive abitudini

Gesรน stigmatizza la miopia religiosa di chi non riesce a vedere oltre il proprio naso e si costruisce un mondo fatto di regole e riti nel quale il proprio โ€œioโ€ prende il posto di Dio. Vivendo la fede solo come un insieme di precetti da applicare, si trasforma Dio in un freddo arbitro di una partita virtuale.

Lโ€™ipocrisia assume varie forme, una delle quali รจ la scrupolositร  dietro cui si nasconde lโ€™amore spropositato al proprio io. Allo scrupoloso non interessa Dio, nรฉ tantomeno gli altri con i loro bisogni, ma esclusivamente sรฉ stesso. Ciรฒ che conta รจ costruire di sรฉ unโ€™immagine tale da guadagnare consensi. Ragion per cui ci si concentra su quei particolari che riguardano lโ€™apparenza e si trascurano le cose essenziali. Lโ€™ipocrita ha unโ€™attenzione particolare alla maschera che indossa perchรฉ possa apparire integerrimo agli occhi degli altri. Se da una parte lโ€™ipocrita รจ autocentrato, dallโ€™altro รจ dipendente dal giudizio altrui. Piรน sโ€™ingegna nel mettersi in mostra piรน si nasconde allo sguardo di Dio e alla luce della propria coscienza.

Lo scrupoloso non accetta lโ€™imperfezione e non comprende che ci rende felici proprio quellโ€™incontro personale che avviene nello spazio dei nostri limiti. Spesso spendiamo le migliori energie per dimostrare agli altri quello che vorremmo essere nel vano tentativo di accreditarci per quello che non siamo. Si innesca un meccanismo di competizione per distinguerci dagli altri al fine di attestare di essere i migliori.

Saremmo molto piรน sereni e genuini se ci accontentassimo di essere migliori di come siamo e non i migliori. Capiremmo, infatti, che essere migliore significa impegnarsi a progredire nellโ€™ambito della giustizia, della misericordia e della fedeltร , cioรจ in tutto ciรฒ che ha a che fare con i rapporti umani. Queste sono le pietre miliari della strada sulla quale seguire Gesรน. Con lui impariamo ad attribuire maggiore valore alle relazioni interpersonali piuttosto che essere scrupolosi nelle pratiche di devozione e ad avere piรน attenzione alle persone piuttosto che curare lโ€™apparenza dei convenevoli o le forme esteriori di religiositร . Lโ€™impegno richiesto allโ€™uomo รจ quello di tradurre in opere il nome di Dio scritto nel cuore di ciascuno di noi. Giustizia, misericordia e fedeltร  sono i nomi di Dio che ognuno dovrebbe assumere come punti di riferimento per discernere le scelte da compiere e come distintivi in un mondo che รจ costantemente tentato di farsi un dio su misura.

Dio gradisce il cuore contrito, cioรจ lโ€™uomo che non copre le sue nuditร  con paramenti sontuosi, il lezzo maleodorante del proprio peccato con profumi dโ€™incenso, non nasconde i propri pensieri cattivi dietro una falsa cortesia e la sua fragilitร  sotto il manto di una religiositร  devozionistica.

Dio desidera incontrare lโ€™uomo e amarlo profondamente. Non cโ€™รจ altro luogo nel quale questo puรฒ avvenire se non nel cuore che si fa casa accogliente della Parola e grembo generativo di caritร .

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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