La speranza dellโuomo รจ Gesรน Cristo โ Giovedรฌ della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) โ Ss. Cosma e Damiano
Dal libro del Qoรจletย Qo 1,2-11
Non cโรจ niente di nuovo sotto il sole.
Vanitร delle vanitร , dice Qoรจlet,
vanitร delle vanitร : tutto รจ vanitร .
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Quale guadagno viene allโuomo
per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e unโaltra arriva,
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ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta
e si affretta a tornare lร dove rinasce.
Il vento va verso sud e piega verso nord.
Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
eppure il mare non รจ mai pieno:
al luogo dove i fiumi scorrono,
continuano a scorrere.
Tutte le parole si esauriscono
e nessuno รจ in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia lโocchio di guardare
nรฉ lโorecchio รจ mai sazio di udire.
Quel che รจ stato sarร
e quel che si รจ fatto si rifarร ;
non cโรจ niente di nuovo sotto il sole.
Cโรจ forse qualcosa di cui si possa dire:
ยซEcco, questa รจ una novitร ยป?
Proprio questa รจ giร avvenuta
nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverร memoria
presso quelli che verranno in seguito.
Il sapiente pessimismo
Tra i libri sapienziali il canone ebraico annovera quello di Qoรจlet che si presenta come ยซfiglio di Davide, re di Gerusalemmeยป. Lโidentificazione con Salomone รจ una finzione letteraria per attribuire la paternitร di questo testo a colui che rappresenta per eccellenza la figura del sapiente. Tuttavia, il termine Qoรจlet o Ecclesiaste potrebbe significare lโuomo dellโassemblea, ovvero sia il maestro o lโoratore, sia il rappresentante dellโassemblea, il pubblico personificato che prende la parola per criticare lโinsegnamento classico.
Lโapertura del libro รจ un componimento poetico nel quale si rivela il pessimismo di fondo dellโautore che รจ fondato su un realismo autoreferenziale. Il sapiente parte sempre dalla constatazione della realtร , ma in questo caso coglie nel determinismo ripetitivo e ciclico della natura un limite alla capacitร dellโuomo di dare un senso alle cose. La ยซvanitร ยป di ogni cosa risiede nella inconsistenza e non durabilitร delle cose e della vita stessa dellโuomo. Infatti, anche la sua esistenza รจ sottomessa alla legge della provvisorietร . Ogni cosa che รจ conoscibile con i sensi, i quali colgono il qui e lโora.
La veritร non puรฒ risiedere nella realtร conoscibile con i sensi perchรฉ essa รจ continuamente mutevole. Per Qoรฉlet la veritร , intesa come una realtร stabile, immutabile e, perciรฒ, affidabile non appartiene al mondo conoscibile e sperimentabile. Ma il sapiente puรฒ parlare solo di quello che conosce e quindi di una veritร che รจ un principio stabile nella mutevolezza della realtร : tutto รจ passeggero e precario e nulla รจ stabile e affidabile. Lโesistenza umana, con la sua fatica e le sue gioie, รจ effimera, ovvero non puรฒ trovare in sรฉ stessa il suo fine.
Ascolta “don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 26 Settembre 2024” su Spreaker.+ Dal Vangelo secondo Lc 9,7-9
Giovanni, lโho fatto decapitare io; chi รจ dunque costui, del quale sento dire queste cose?
In quel tempo, il tetrร rca Erode sentรฌ parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perchรฉ alcuni dicevano: ยซGiovanni รจ risorto dai mortiยป, altri: ยซร apparso Elรฌaยป, e altri ancora: ยซร risorto uno degli antichi profetiยป.
Ma Erode diceva: ยซGiovanni, lโho fatto decapitare io; chi รจ dunque costui, del quale sento dire queste cose?ยป. E cercava di vederlo.
La speranza dellโuomo รจ Gesรน Cristo
Gesรน, dopo aver costituito la comunitร dei Dodici, consegnando loro il dono dello Spirito, li invia in missione per evangelizzare, cacciare i demoni e guarire gli infermi. La Chiesa, sul modello degli apostoli, ancora oggi viaggia per le strade del mondo per compiere, accompagnata dal Cristo, la parola profetica che Gesรน il Nazareno aveva proclamato nella sinagoga di Nazareth: ยซLo Spirito del Signore รจ su di me. Per questo mi ha consacrato con lโunzione e mi ha inviato a portare il lieto annunzio ai poveriยป.
In quella circostanza, come avviene ancora oggi, Gesรน si รจ scontrato con i suoi paesani che, sentendo parlare dei miracoli compiuti nella vicina Cafarnao, avevano coltivato la speranza di vedere operati anche nella sua patria qualcuno dei suoi prodigi. Il sentir parlare di Gesรน ha come effetto quello di attivare o risvegliare le attese della gente che perรฒ hanno il limite di essere chiuse nel piccolo orizzonte umano. Infatti, รจ facile confondere il bisogno o il desiderio con la speranza.
Se si pretende che lโaltro soddisfi i propri bisogni o realizzi i propri desideri operiamo ciรฒ che ha fatto Erode in maniera piรน drammatica e cruenta con Giovanni Battista, cioรจ ingabbiamo gli altri nei nostri schemi fino al punto di uccidere la relazione con loro. Le opinioni su Gesรน sono la proiezione delle proprie speranze mondane legate alla nostalgia di un passato, considerato illusoriamente migliore del presente.
Se รจ vero che la fede รจ ricerca รจ pur vero che essa non significa voler trovare ciรฒ che corrisponde alle proprie attese, ma vuol dire camminare incontro a Colui che viene a guarire il cuore dellโuomo e, facendolo crescere nellโamore, a realizzare la vocazione personale, ossia, lโopera che Dio sta compiendo in ciascuno dei suoi figli. Lo spirito mondano acceca e confonde mentre lo Spirito di Dio, che guarisce, illumina la mente perchรฉ possiamo riconoscere lโavvento del Regno di Dio e aderirvi con fede consapevole e gioiosa.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“