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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 26 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 21,5-11

Vivere il cambiamento dโ€™epocaย –ย Martedรฌ della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Dal libro dellโ€™Apocalisse di san Giovanni apostoloย Ap 14,14-19

รˆ giunta lโ€™ora di mietere, perchรฉ la messe della terra รจ matura.

Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio dโ€™uomo: aveva sul capo una corona dโ€™oro e in mano una falce affilata.

Un altro angelo uscรฌ dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: ยซGetta la tua falce e mieti; รจ giunta lโ€™ora di mietere, perchรฉ la messe della terra รจ maturaยป. Allora colui che era seduto sulla nube lanciรฒ la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.

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Allora un altro angelo uscรฌ dal tempio che รจ nel cielo, tenendo anchโ€™egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dallโ€™altare e gridรฒ a gran voce a quello che aveva la falce affilata: ยซGetta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchรฉ le sue uve sono matureยป. Lโ€™angelo lanciรฒ la sua falce sulla terra, vendemmiรฒ la vigna della terra e rovesciรฒ lโ€™uva nel grande tino dellโ€™ira di Dio.

Il giudizio divino e lโ€™ora della salvezza

Mietitura e vendemmia sono due immagini del giudizio divino che sarร  descritto in 19,11-20. Giovanni riprende la profezia di Daniele 7, che fa sfondo al discorso escatologico di Gesรน e a cui allude lui stesso rispondendo al sommo sacerdote che lo interrogava sulla sua identitร . Il figlio dellโ€™uomo che scende, stando sulle nubi, รจ il Messia inviato da Dio e che riceve da Lui potere e forza per salvare lโ€™uomo.

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Lโ€™evangelizzazione รจ il diffondersi del lieto annuncio della signoria di Dio che si compie. Si crea una crisi, intesa come separazione o purificazione dal male perchรฉ il progetto di Dio si compia a partire da coloro che accettano o rifiutano la salvezza. Il giudizio, espresso nellโ€™immagine della falce, esige una separazione o rottura con tutto quello che impedisce lโ€™accoglienza della salvezza. La mietitura richiede di operare una rottura con il passato e con la mentalitร  mondana sostenuta da una falsa religiositร . Legata alla mietitura รจ lโ€™opera della raccolta sicchรฉ il giudizio di Dio รจ sempre finalizzato alla riconciliazione e alla comunione.

Lโ€™immagine della vendemmia aggiunge lโ€™idea che la crisi passa attraverso il sacrificio e lโ€™effusione del sangue che, come il vino, รจ lโ€™elemento indispensabile al banchetto festoso della comunione. La mietitura e la vendemmia sono due immagini che si riferiscono alla pasqua di Cristo che il popolo dei fedeli condivide con il suo Capo. La salvezza passa attraverso il giudizio, soglia attraverso cui si accede alla vita beata. La mietitura e la vendemmia sono lโ€™atto finale del processo di maturazione della vita spirituale che giunge al suo culmine.

La comunione รจ il termine ultimo della speranza che sostiene il cammino del cristiano costellato di prove e tentazioni e la sua lotta per rimanere fedele al proprio sogno di comunione, che รจ anche quello di Dio. Lโ€™immagine della vendemmia richiama invece la misura alta dellโ€™amore che รจ il dono totale di sรฉ fino al martirio, il dono della propria vita a Dio.

+ Dal Vangelo secondo Lucaย Lc 21,5-11

Non sarร  lasciata pietra su pietra.

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesรน disse: ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร  lasciata pietra su pietra che non sarร  distruttaยป.

Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร  il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โ€œSono ioโ€, e: โ€œIl tempo รจ vicinoโ€. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป.

Poi diceva loro: ยซSi solleverร  nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Vivere il cambiamento dโ€™epoca

Gesรน, come giร  aveva profetizzato Geremia, annuncia la distruzione del tempio. Il tempio nella storia ha subito tante trasformazioni quante sono state le crisi che lโ€™hanno ferito. Le vicende del tempio narrano anche le vicissitudini dโ€™Israele che nella sua storia annovera pesanti sconfitte ma anche molti interventi divini per salvarlo. Gesรน, da vero profeta, rivela che nel dramma dellโ€™uomo si consuma anche quello di Dio. Infatti, il Signore non รจ un avventore distante rispetto alle vicende dellโ€™uomo, ma ne รจ pienamente partecipe perchรฉ lo ama di un amore fedele ed eterno e, in quanto tale, si unisce a lui per sempre.

La distruzione del tempio รจ profezia della morte di Gesรน culmine dellโ€™amore di Dio che non ha risparmiato suo Figlio, ma lo ha dato per tutti noi.

Gesรน non sta rivelando nulla di misterioso, ma sta affermando un dato di fatto, diremmo una costante di questo mondo. Il prodotto dellโ€™opera dellโ€™uomo, fosse anche bellissimo, รจ destinato a finire, a consumarsi. Non serve sapere quando questo avverrร  e quale segno avvertirร  dellโ€™arrivo dellโ€™ora. In realtร  questo avviene in ogni momento. Il mondo vecchio basato sullโ€™apparire, il possedere, lโ€™accumulare porta in sรฉ la data di scadenza.

Giร  ora รจ il tempo del cambiamento e della trasformazione, oggi รจ il tempo del crollo delle false utopie, delle profezie menzoniere, delle strutture di potere a danno dei piรน deboli. รˆ il tempo in cui รจ offerta la possibilitร  di ricominciare a vivere non inseguendo il trend del momento, ma partecipando con Gesรน alla sua morte per rivivere con Lui nella vita eterna.

A coloro che apprezzano e lodano la mano dellโ€™uomo capace di fare opere dโ€™arte, ma anche di operare gravi disastri, Gesรน sembra indicare la mano invisibile di Dio, che abbatte i superbi, distrugge le loro fragili opere e rialza i poveri per farli sedere sul suo trono di gloria. La mano di Dio si riconosce nella bellezza di chi si lascia edificare dal Signore come sua dimora.

Chi vive il suo presente, anche se difficile e doloroso, confortato, corroborato e sostenuto dalla speranza, genera il suo futuro rimanendo fedele a Dio e perseverando nella caritร  fraterna. Cosรฌ facendo vive nellโ€™oggi la primizia della beatitudine del domani.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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