Vivere il cambiamento dโepocaย –ย Martedรฌ della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Dal libro dellโApocalisse di san Giovanni apostoloย Ap 14,14-19
ร giunta lโora di mietere, perchรฉ la messe della terra รจ matura.
Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio dโuomo: aveva sul capo una corona dโoro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscรฌ dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: ยซGetta la tua falce e mieti; รจ giunta lโora di mietere, perchรฉ la messe della terra รจ maturaยป. Allora colui che era seduto sulla nube lanciรฒ la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
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Allora un altro angelo uscรฌ dal tempio che รจ nel cielo, tenendo anchโegli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dallโaltare e gridรฒ a gran voce a quello che aveva la falce affilata: ยซGetta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perchรฉ le sue uve sono matureยป. Lโangelo lanciรฒ la sua falce sulla terra, vendemmiรฒ la vigna della terra e rovesciรฒ lโuva nel grande tino dellโira di Dio.
Il giudizio divino e lโora della salvezza
Mietitura e vendemmia sono due immagini del giudizio divino che sarร descritto in 19,11-20. Giovanni riprende la profezia di Daniele 7, che fa sfondo al discorso escatologico di Gesรน e a cui allude lui stesso rispondendo al sommo sacerdote che lo interrogava sulla sua identitร . Il figlio dellโuomo che scende, stando sulle nubi, รจ il Messia inviato da Dio e che riceve da Lui potere e forza per salvare lโuomo.
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Lโevangelizzazione รจ il diffondersi del lieto annuncio della signoria di Dio che si compie. Si crea una crisi, intesa come separazione o purificazione dal male perchรฉ il progetto di Dio si compia a partire da coloro che accettano o rifiutano la salvezza. Il giudizio, espresso nellโimmagine della falce, esige una separazione o rottura con tutto quello che impedisce lโaccoglienza della salvezza. La mietitura richiede di operare una rottura con il passato e con la mentalitร mondana sostenuta da una falsa religiositร . Legata alla mietitura รจ lโopera della raccolta sicchรฉ il giudizio di Dio รจ sempre finalizzato alla riconciliazione e alla comunione.
Lโimmagine della vendemmia aggiunge lโidea che la crisi passa attraverso il sacrificio e lโeffusione del sangue che, come il vino, รจ lโelemento indispensabile al banchetto festoso della comunione. La mietitura e la vendemmia sono due immagini che si riferiscono alla pasqua di Cristo che il popolo dei fedeli condivide con il suo Capo. La salvezza passa attraverso il giudizio, soglia attraverso cui si accede alla vita beata. La mietitura e la vendemmia sono lโatto finale del processo di maturazione della vita spirituale che giunge al suo culmine.
La comunione รจ il termine ultimo della speranza che sostiene il cammino del cristiano costellato di prove e tentazioni e la sua lotta per rimanere fedele al proprio sogno di comunione, che รจ anche quello di Dio. Lโimmagine della vendemmia richiama invece la misura alta dellโamore che รจ il dono totale di sรฉ fino al martirio, il dono della propria vita a Dio.
+ Dal Vangelo secondo Lucaย Lc 21,5-11
Non sarร lasciata pietra su pietra.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesรน disse: ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร lasciata pietra su pietra che non sarร distruttaยป.
Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โSono ioโ, e: โIl tempo รจ vicinoโ. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป.
Poi diceva loro: ยซSi solleverร nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Vivere il cambiamento dโepoca
Gesรน, come giร aveva profetizzato Geremia, annuncia la distruzione del tempio. Il tempio nella storia ha subito tante trasformazioni quante sono state le crisi che lโhanno ferito. Le vicende del tempio narrano anche le vicissitudini dโIsraele che nella sua storia annovera pesanti sconfitte ma anche molti interventi divini per salvarlo. Gesรน, da vero profeta, rivela che nel dramma dellโuomo si consuma anche quello di Dio. Infatti, il Signore non รจ un avventore distante rispetto alle vicende dellโuomo, ma ne รจ pienamente partecipe perchรฉ lo ama di un amore fedele ed eterno e, in quanto tale, si unisce a lui per sempre.
La distruzione del tempio รจ profezia della morte di Gesรน culmine dellโamore di Dio che non ha risparmiato suo Figlio, ma lo ha dato per tutti noi.
Gesรน non sta rivelando nulla di misterioso, ma sta affermando un dato di fatto, diremmo una costante di questo mondo. Il prodotto dellโopera dellโuomo, fosse anche bellissimo, รจ destinato a finire, a consumarsi. Non serve sapere quando questo avverrร e quale segno avvertirร dellโarrivo dellโora. In realtร questo avviene in ogni momento. Il mondo vecchio basato sullโapparire, il possedere, lโaccumulare porta in sรฉ la data di scadenza.
Giร ora รจ il tempo del cambiamento e della trasformazione, oggi รจ il tempo del crollo delle false utopie, delle profezie menzoniere, delle strutture di potere a danno dei piรน deboli. ร il tempo in cui รจ offerta la possibilitร di ricominciare a vivere non inseguendo il trend del momento, ma partecipando con Gesรน alla sua morte per rivivere con Lui nella vita eterna.
A coloro che apprezzano e lodano la mano dellโuomo capace di fare opere dโarte, ma anche di operare gravi disastri, Gesรน sembra indicare la mano invisibile di Dio, che abbatte i superbi, distrugge le loro fragili opere e rialza i poveri per farli sedere sul suo trono di gloria. La mano di Dio si riconosce nella bellezza di chi si lascia edificare dal Signore come sua dimora.
Chi vive il suo presente, anche se difficile e doloroso, confortato, corroborato e sostenuto dalla speranza, genera il suo futuro rimanendo fedele a Dio e perseverando nella caritร fraterna. Cosรฌ facendo vive nellโoggi la primizia della beatitudine del domani.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“