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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 26 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13,18-23

Comprendere la Parola di Dio ovvero convertire il cuore al Suo amore – Venerdรฌ della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)

Dal libro del profeta Geremรฌaย Ger 3,14-17

Vi darรฒ pastori secondo il mio cuore; a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno.

Ritornate, figli traviati โ€“ oracolo del Signore โ€“ perchรฉ io sono il vostro padrone. Vi prenderรฒ uno da ogni cittร  e due da ciascuna famiglia e vi condurrรฒ a Sion. Vi darรฒ pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza.

Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni โ€“ oracolo del Signore โ€“ non si parlerร  piรน dellโ€™arca dellโ€™alleanza del Signore: non verrร  piรน in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderร , non sarร  rimpianta nรฉ rifatta.

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In quel tempo chiameranno Gerusalemme โ€œTrono del Signoreโ€, e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno piรน caparbiamente il loro cuore malvagio.

Lโ€™avvento del Regno di Dio

In questo oracolo di salvezza sono intessuti i temi principali che compongono lโ€™annuncio dellโ€™avvento del Regno di Dio: riunione dei dispersi, la restaurazione del regno davidico, la riedificazione di Gerusalemme e la sua consacrazione. Lโ€™oracolo suona come una promessa di Dio-Padre condizionata al ritorno (conversione) dei figli che si sono allontanati seguendo gli dei stranieri.

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Infatti, il Signore ribadisce la sua volontร  di essere per Israele un padre provvidente e uno sposo premuroso e non un padrone esigente e avido, come invece sono gli dei falsi ai quali Israele si รจ sottomesso ricadendo nella schiavitรน. Per Lui, infatti, gli Israeliti non sono dei numeri ma ciascun membro del popolo รจ un interlocutore con il quale avere una relazione diretta. Dio, al contrario del despota che รจ accecato dalla sete di potere e non si occupa se non dei suoi interessi, ha cura di tutti con la stessa attenzione che una madre ha per ciascuno dei suoi figli, soprattutto i piรน deboli.

Infatti, come per Davide, Egli non guarda lโ€™apparenza ma il cuore e non gradisce di meglio che lโ€™umiltร . Si ricorda lโ€™origine pastorale del re che viene chiamato mentre pascolava il gregge di suo padre Iesse, similmente a Mosรจ che incontra Dio nel roveto ardente quando era al seguito delle pecore di suo suocero Ietro. Allโ€™immagine del padre e sposo si aggiunge anche quella del re-pastore; esse sono accomunate dallโ€™atteggiamento della cura amorevole che รจ origine e stile della relazione dโ€™amore tra Dio e Israele.

Il re-pastore raduna il suo popolo in unitร  in un solo luogo: la nuova Gerusalemme. La Cittร  santa ricostruita non รจ piรน la custodia dellโ€™arca dellโ€™alleanza, segno della presenza di Dio, ma รจ il luogo nel quale Dio manifesta, e il popolo sperimenta, il suo amore di Custode e Guida dโ€™Israele. Il popolo riunito attorno a Dio รจ segno visibile della nuova alleanza la cui essenza รจ la comunione fondata sulla fede e la giustizia.

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+ Dal Vangelo secondo Matteoย (Mt 13,18-23)

Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dร  frutto.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซVoi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciรฒ che รจ stato seminato nel suo cuore: questo รจ il seme seminato lungo la strada. Quello che รจ stato seminato sul terreno sassoso รจ colui che ascolta la Parola e lโ€™accoglie subito con gioia, ma non ha in sรฉ radici ed รจ incostante, sicchรฉ, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi รจ colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dร  frutto. Quello seminato sul terreno buono รจ colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dร  frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per unoยป.

Comprendere la Parola di Dio ovvero convertire il cuore al Suo amore

Lโ€™evangelista Matteo insiste molto sulla fede praticata. La prima professione di fede รจ quella che si effettua con le opere della caritร . Esse sono possibili nella misura in cui il seme della Parola di Dio รจ accolto in un cuore contrito e umiliato, cioรจ aperto e desideroso dโ€™incontrare il Signore.

Il frutto, che sono le opere di misericordia, rivela se siamo come il terreno che si lascia lavorare, purificare e fecondare o siamo refrattari allโ€™opera di Dio in noi. Leggendo in chiave missionaria la parabola ci rendiamo conto che il discepolo รจ chiamato a portare nel mondo la luce e la sapienza di Dio. Per essere autentici testimoni di Cristo dobbiamo offrire al mondo la salvezza di Dio non anatemi, soluzioni umane o, peggio ancora, noi stessi.

Tutto si gioca tra la semina e il raccolto del frutto, quindi tra lโ€™ascolto e la fede professata attraverso le opere di Caritร . Nel tempo di mezzo cโ€™รจ quello che Matteo chiama il comprendere che รจ qualcosa di molto piรน ampio del capire. Dio ha parlato allโ€™uomo in tanti modi attraverso i profeti, ora parla a noi attraverso Gesรน, parola del Regno. Dire Regno significa alludere a Dio nellโ€™atto di governare, prendersi cura di noi, entrare in relazione con noi attraverso cui rivelare non tanto segreti ma comunicare il suo Amore. Dio parla agli uomini alla maniera umana perchรฉ quello che Lui comunica possa essere accolto dallโ€™uomo e attivare un processo attraverso il quale egli diventa capace di amare come รจ amato da Dio. Comprendere dunque non significa afferrare dei concetti e possederli ma lasciarsi trasformare nella mente. La comprensione di cui parla Gesรน altro non รจ che la conversione ovvero il cambiamento di mentalitร  che si traduce in cambiamento di modo di vivere e relazionarsi.

รˆ impossibile comprendere Dio ma Lui, diventando uomo e usando il nostro linguaggio ha reso comprensibile il suo amore, cioรจ la logica con la quale parla agendo e agisce parlando. Alcuni, trovando la scusa di non capire quello che cโ€™รจ scritto nella Bibbia, si scoraggiano nel leggerla. La Bibbia contiene in un mirabile intreccio la parola di Dio e le parole degli uomini. Nella lettera del testo biblico palpita il cuore di Dio e quello degli uomini. Perchรฉ la parola di Dio entri nel cuore รจ necessario che passiamo dalla nostra pelle al cuore di quegli uomini le cui vicende e le cui parole interpretano il nostro vissuto e lo attraggono nel grande flusso della storia della salvezza guidata dal Signore. Questo passaggio non รจ automatico perchรฉ richiede una scelta di fede che si incarna nellโ€™atteggiamento dellโ€™apertura mentale e della fiducia, nella disponibilitร  a crescere umanamente senza accontentarsi di quello che si รจ, si sa o si fa, nellโ€™accettare i tempi lunghi e ritmi, a volte ripetitivi, che il processo di maturazione richiede, nellโ€™abbandonare pensieri che alimentano lโ€™ansia.

Lโ€™ascolto e la comprensione, ovvero la conversione, che ha le sue tappe, le sue verifiche, il suo linguaggio e le sue scelte, culmina con il portare frutto, lโ€™essere generativi. Il discepolo di Cristo nel momento in cui verifica se stesso non deve domandarsi cosa ha ottenuto o quali risultati ha conseguito, ma come ha ascoltato la Parola di Dio e in che modo la interiorizzata e tradotta in opere di amore.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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