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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 2 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 8,5-11

La parola della riconciliazione che guarisceย – Lunedรฌ della I settimana di Avvento

Dal libro del profeta Isaรฌaย Is 2,1-5

Il Signore raduna tutti i popoli nella pace eterna del suo regno.

Messaggio che Isaรฌa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,

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il monte del tempio del Signore

sarร  saldo sulla cima dei monti

e sโ€™innalzerร  sopra i colli

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e ad esso affluiranno tutte le genti.

Verranno molti popoli e diranno:

ยซVenite, saliamo sul monte del Signore,

al tempio del Dio di Giacobbe,

perchรฉ ci insegni le sue vie

e possiamo camminare per i suoi sentieriยป.

Poichรฉ da Sion uscirร  la legge

e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarร  giudice fra le genti

e arbitro fra molti popoli.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,

delle loro lance faranno falci;

una nazione non alzerร  piรน la spada

contro unโ€™altra nazione,

non impareranno piรน lโ€™arte della guerra.

Casa di Giacobbe, venite,

camminiamo nella luce del Signore.

La Parola di Dio guida nel pellegrinaggio della pace

Il messaggio del profeta Isaia proietta una luce di speranza sulla storia degli uomini avvolta nel buio del caos, della guerra, delle contraddizioni sociali. Al centro dellโ€™oracolo profetico cโ€™รจ lโ€™incontro tra i popoli che salgono sulla santa montagna e la Parola di Dio che esce dal Monte saldo e sicuro. Dunque, il fine della storia รจ la meta del pellegrinaggio di tutti gli uomini verso il Signore che, da parte sua, lascia la sua dimora per andare incontro agli uomini.

In contrasto con la moltiplicazione degli idoli e, con essi, dei falsi insegnamenti che alimentano ingiustizia e violenza, la Parola di Dio stabilisce lโ€™unica autoritร  e il solo vero insegnamento capace di mettere pace e trasformare gli strumenti di guerra e distruzione in utensili che servono a coltivare la giustizia e la comunione.

+ Dal Vangelo secondo Matteoย (Mt 8,5-11)

Molti dallโ€™oriente e dallโ€™occidente verranno nel regno dei cieli.

In quel tempo, entrato Gesรน in Cafร rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: ยซSignore, il mio servo รจ in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmenteยป. Gli disse: ยซVerrรฒ e lo guarirรฒยป. Ma il centurione rispose: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma diโ€™ soltanto una parola e il mio servo sarร  guarito. Pur essendo anchโ€™io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: โ€œVaโ€™!โ€, ed egli va; e a un altro: โ€œVieni!โ€, ed egli viene; e al mio servo: โ€œFaโ€™ questo!โ€, ed egli lo faยป. Ascoltandolo, Gesรน si meravigliรฒ e disse a quelli che lo seguivano: ยซIn veritร  io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande! Ora io vi dico che molti verranno dallโ€™oriente e dallโ€™occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieliยป.

La parola della riconciliazione che guarisce

Il vangelo di Matteo ci presenta la figura del centurione, un soldato romano che guidava la guarnigione di cento soldati a Cafarnao, addolorato perchรฉ il suo servo รจ ammalato. Pur non essendo un ebreo e un discepolo di Gesรน, ma addirittura un pagano e rappresentante del potere straniero in Israele, tuttavia prega il Signore implorando la guarigione del suo servo.

Il centurione ama veramente il suo amico, ecco perchรฉ nella sua preghiera lo porta davanti a Gesรน. Lui, colpito dalla compassione del soldato romano, promette lโ€™intervento terapeutico. Il pagano si lascia portare dalla speranza che alimenta la caritร . La virtรน della speranza รจ plasticamente tradotta nel pellegrinaggio che il centurione fa per incontrare Gesรน.

Sono differenti, sรฌ, ma non distanti. Il militare intuisce che a Gesรน puรฒ aprire il suo cuore e rivolgergli la supplica senza doversi vergognare e senza la paura di essere giudicato. La fede del centurione, lodata da Gesรน, รจ impreziosita dallโ€™umiltร . รˆ consapevole della propria indegnitร  e di non poter vantare alcun merito davanti a Gesรน, ma crede alla potenza efficace della sua parola.

Il centurione รจ consapevole della differenza tra lui e Gesรน perchรฉ essa si basa sullโ€™affidabilitร  della parola. Il comando del centurione รจ eseguito mentre la parola di Gesรน sana. La parola di Gesรน รจ terapeutica perchรฉ comunica e dona la forza vitale dello Spirito Santo. Dove giunge la luce della parola di Dio si compie la profezia di Isaia: spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci.

Chi si nutre della Parola di Dio quotidianamente e la fa abitare nel proprio cuore รจ ammesso alla comunione festosa dei santi e con loro partecipa alla gioia riservata ai servi buoni e fedeli. La preghiera dโ€™intercessione del centurione non annulla le differenze, ma accorcia le distanze perchรฉ permette alla parola di Dio di riconciliare e guarire.

La Parola cambia la vita

  • Come il centurione, crediamo nel potere salvifico della Parola di Dio?
  • Quanto spazio diamo allโ€™ascolto della Parola di Dio e alla meditazione nella vita quotidiana?
  • Ci affidiamo a Dio nei momenti di sofferenza, difficoltร , consapevoli che Lui รจ con noi e non ci farร  mancare la sua grazia?

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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