don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 13 Maggio 2024

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Beato lโ€™uomo che confida nel Signore โ€“ Lunedรฌ della VII settimana di Pasqua

Dagli Atti degli Apostoli At 19,1-8

Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

Mentre Apollo era a Corรฌnto, Paolo, attraversate le regioni dellโ€™altopiano, scese a รˆfeso.

Qui trovรฒ alcuni discepoli e disse loro: ยซAvete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?ยป. Gli risposero: ยซNon abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santoยป. Ed egli disse: ยซQuale battesimo avete ricevuto?ยป. ยซIl battesimo di Giovanniยป, risposero. Disse allora Paolo: ยซGiovanni battezzรฒ con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioรจ in Gesรนยป.

Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesรน e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.

Entrato poi nella sinagoga, vi potรฉ parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciรฒ che riguarda il regno di Dio.

La Chiesa ministra del Battesimo nello Spirito Santo

Nel suo terzo pellegrinaggio missionario lโ€™apostolo torna ad Efeso. Qui incontra dodici persone che avevano aderito alla fede mediante i discepoli del Battista che, al pari di altri, avevano fatto proseliti lรฌ dove erano andati, dopo aver lasciato la patria. Paolo si informa sul loro cammino di fede che, per motivi a noi ignoti, era rimasto in una fase incipiente. Il battesimo di Giovanni, infatti, era il segno di appartenenza ad un movimento nel quale si recuperava la spiritualitร  dei profeti dโ€™Israele che esortavano ad armonizzare fede e vita, culto a Dio e amore fraterno, partendo dalla attuazione fedele della Legge.

Potremmo vedere in questo incontro lโ€™eco di quello tra Gesรน e il notabile ricco (Lc 18, 18-23). Fin dalla sua giovinezza il notabile รจ stato un fedele seguace della via dei comandamenti, ma gli manca una cosa, per essere veramente felice. Egli sente, infatti che gli manca la vita eterna, ovvero lโ€™amore che puรฒ renderlo veramente felice. Gesรน gli chiede di lasciare tutti i suoi beni, di farsi povero e seguirlo. Quellโ€™uomo non volle spogliarsi dei suoi beni e se ne andรฒ triste.

Paolo, riprendendo la predicazione di Giovanni, ricorda che il profeta predicava solo la conversione, cioรจ il fare penitenza per poter seguire il Messia che sarebbe venuto subito dopo di lui. Gesรน, infatti, iniziรฒ la sua missione quando il Battista fu messo in prigione. Giovanni ha indicato in Gesรน la guida da seguire e il Cristo in cui credere perchรฉ lui avrebbe battezzato nello Spirito Santo. Il gruppo delle dodici persone credono alle parole di Paolo e fanno un passo in avanti nella fede facendosi battezzare nel nome del Signore Gesรน.

In tal modo, essi fanno la stessa cosa che avevano fatto i primi due discepoli di Gesรน, secondo il vangelo di Giovanni: lasciano il Battista per seguire Gesรน. Uno di essi รจ quel discepolo amato che, presente sotto la croce, raccoglie lโ€™ereditร  di Gesรน, il dono dello Spirito Santo, e accoglie la madre. Cosรฌ i dodici, battezzati nello Spirito Santo dal Signore Gesรน per mezzo di Paolo, ricevono il dono della profezia che li abilita ad essere testimoni del vangelo con la parola e con la vita.

Ancora una volta lโ€™evangelista Luca mette in evidenza la centralitร  dello Spirito Santo la cui opera รจ indispensabile affinchรฉ il seme vangelo possa essere sparso e fruttificare nel cuore dei credenti in Cristo.

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+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 16,29-33)

Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesรน: ยซEcco, ora parli apertamente e non piรน in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno tโ€™interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dioยป.

Rispose loro Gesรน: ยซAdesso credete? Ecco, viene lโ€™ora, anzi รจ giร  venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perchรฉ il Padre รจ con me.

Vi ho detto questo perchรฉ abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!ยป.

Beato lโ€™uomo che confida nel Signore

I discepoli credono che Gesรน sia un vero profeta, un uomo che viene da Dio, perchรฉ conosce in anticipo il suo futuro e apertamente rivela il suo destino. Essi rimangono colpiti dal modo con il quale Gesรน parla della sua morte. Lo fa con la pace del cuore che i suoi discepoli confondono con una serena rassegnazione. Gesรน specifica che la sua pace non deriva dal fatto di sapere quale sia la sua fine ma dalla certezza che, pur avvertendo drammaticamente lโ€™umana solitudine dovuta allโ€™abbandono dei suoi nel momento della prova, egli รจ certo che il Padre non lo lascia da solo.

Credere non significa avere consapevolezza di una veritร  anche se scomoda e difficile da accettare perchรฉ per quanto possiamo sapere di un evento ineluttabile possiamo arrivarci impreparati, proprio come capita ai discepoli di Gesรน perchรฉ essi si fidano troppo di sรฉ. La consapevolezza che traspare delle parole di Gesรน non poggia sulla fiducia riposta in sรฉ o negli altri, ma solamente in Dio. Solo Lui rimane fedele perchรฉ resta lโ€™unico sostegno nellโ€™ora della tribolazione.

La rivelazione di Gesรน non trova il suo apice nรฉ nella sua scienza nรฉ nella sua coscienza, ma nellโ€™amore eterno del Padre. La pace di Gesรน nasce dal rimanere unito al Padre soprattutto nellโ€™ora della tribolazione. Quella sarร  la testimonianza e la rivelazione piรน vera di Gesรน. Da lรฌ i discepoli devono attingere la pace per rimanere uniti a Dio anche nel momento del dolore. Allora la fede si coniuga con la caritร  perchรฉ credere significa rimanere uniti nel dolore anche quando la sofferenza dellโ€™altro รจ colta come una minaccia per sรฉ. Gli apostoli subiranno la stessa sorte di Gesรน e anche noi quando siamo tribolati nella vita possiamo avere lโ€™impressione di essere soli e abbandonati perchรฉ in realtร  trasferiamo in Dio quel sentimento di ripulsa per il dolore che ci fa scappare e allontanare da chi soffre.

Credere non significa aver compreso tutto ma, proprio quando si ha lโ€™impressione di non aver capito nulla e di essersi sbagliati o illusi, cercare con tutte le proprie forze il volto di Dio e coltivare il desiderio di sperimentare la medesima consolazione che ha sostenuto la fiducia di Gesรน nei confronti del Padre fin sulla croce.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per lโ€™evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte โ€“ il blog di don Pasquale โ€œTu hai Parole di vita eternaโ€œ

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