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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 13 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1, 14-20

Scelti da Dio per chiamata diretta – Lunedรฌ della I settimana del Tempo Ordinarioย (Anno dispari)

Dalla lettera agli Ebreiย Eb 1,1-6

Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.

Egli รจ irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestร  nellโ€™alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto piรน eccellente del loro รจ il nome che ha ereditato.

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Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:

ยซTu sei mio figlio, oggi ti ho generatoยป?

e ancora:

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ยซIo sarรฒ per lui padre

ed egli sarร  per me figlioยป?

Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:

ยซLo adorino tutti gli angeli di Dioยป.

Gesรน Cristo, Parola di Dio che crea e salva

Lโ€™autore della lettera agli Ebrei introduce la sua meditazione su Gesรน, presentato come il Cristo nelle vesti del Sommo Sacerdote fedele e misericordioso, mettendo in risalto la Parola quale caratteristica del Dio dโ€™Israele. Dio parla continuamente al suo popolo invitandolo ad amarlo e ad unirsi a Lui.

Molti sono stati i modi con i quali Dio ha voluto allacciare relazioni dโ€™amore con Israele manifestandogli il suo affetto e la sua volontร . Gesรน, pur apparendo al mondo quale figlio di Maria e di Giuseppe, รจ Figlio di Dio, parola prima, per mezzo del quale tutto รจ stato creato, ed รจ parola ultima perchรฉ tutto il creato sia salvato e diventi Regno di Dio nel quale tutti gli uomini sono adoratori di Dio in ยซSpirito e Veritร ยป.

Riecheggiano le parole dei Sapienti dโ€™Israele che rintracciano nella creazione e nella storia la Sapienza di Dio che risplende del suo amore misericordioso. Questa luce sfolgora definitivamente nellโ€™evento della Pasqua quando Gesรน รจ ยซintronizzatoยป. Nella risurrezione dai morti si manifesta nel Crocifisso risorto la gloria di Dio e Gesรน รจ riconosciuto come il Figlio di Dio.

Gesรน Cristo, quale Figlio di Dio, รจ ยซLuce da Luce, Dio vero da Dio veroยป. In questo senso egli รจ ยซirradiazione della sua gloriaยป; ed รจ ยซimpronta della sua sostanzaยป perchรฉ vedendo Gesรน si vede il Padre e chi accetta lโ€™amicizia di Gesรน diventa anche lui figlio di Dio, erede della vita eterna.

+ Dal Vangelo secondoย Marcoย Mc 1,14-20

Convertitevi e credete nel Vangelo.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป.

Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesรน disse loro: ยซVenite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anchโ€™essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamรฒ. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Scelti da Dio per chiamata diretta

Con questo brano lโ€™evangelista Marco presenta il contenuto del Vangelo di Gesรน, cioรจ lโ€™essenza della sua predicazione che รจ, dice lโ€™evangelista, il Vangelo di Dio. Vangelo รจ la buona notizia che comunica un evento e al tempo stesso lo realizza. รˆ proclamata lโ€™occasione, il tempo opportuno, quello favorevole, nel quale Dio รจ vicino, non come una presenza minacciosa, ma come il pastore che viene a prendersi cura del proprio gregge, lo Sposo che viene a prendere la sposa per condurla nel talamo nuziale. Dio si fa prossimo con benevolenza e invita a stare con lui, a intrattenersi in amicizia. Dallโ€™indicativo dellโ€™iniziativa di Dio, lโ€™invito espresso con un imperativo che fa sentire lโ€™urgenza di una risposta pronta: convertitevi e credete nel Vangelo.

Il passaggio di Gesรน lungo le sponde del lago di Tiberiade in un giorno di ordinario lavoro traduce plasticamente lโ€™evento dellโ€™annuncio del Vangelo e dellโ€™accoglienza di esso. Il Vangelo di Dio non รจ un concetto o una nozione, ma una persona che desidera incontrare ed essere incontrato. Scriveva Benedetto XVI: โ€œAll’inizio dell’essere cristiano non c’รจ una decisione etica o una grande idea, bensรฌ l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dร  alla vita un nuovo orizzonte e con ciรฒ la direzione decisivaโ€ (Deus Caritas est, 1).

Il primo passo dellโ€™incontro lo fa Gesรน che si accosta a ogni uomo con uno sguardo pieno di benevolenza che non vede tanto i meriti e li raffronta con lo scopo da raggiungere, quanto invece coglie il bene e il bisogno presente in ogni fratello suo. La proposta che Gesรน fa ai pescatori di Galilea cambia lโ€™orizzonte e la direzione della loro vita. Il lavoro, da cui trarre sostentamento per la vita, diventa servizio nel quale dare la vita per generare alla vita eterna gli altri uomini.

La scelta che quegli uomini fanno รจ immediata come lo รจ un atto di fiducia, perchรฉ non ci si attarda a fare i calcoli. Gesรน non chiede innanzitutto di lasciare, abbandonare, cambiare vita, ma di seguirlo, di mettere i nostri passi sulle sue orme. Il cambiamento non sarร  frutto solo di una decisione etica, ma innanzitutto di una scelta, sempre rinnovata soprattutto nelle crisi, di seguire Gesรน e stare con Lui.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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