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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 12 Gennaio 2025

Domenica 12 Gennaio 2025 - BATTESIMO DEL SIGNORE โ€“ FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 3,15-16.21-22

Esercizio di umiltร  per essere uomini veri – BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO C) โ€“ LECTIO DIVINA

Dal libro del profeta Isaรฌaย Is 40,1-5.9-11

Si rivelerร  la gloria del Signore e tutti gli uomini la vedranno.

ยซConsolate, consolate il mio popolo โ€“

dice il vostro Dio.

- Pubblicitร  -

Parlate al cuore di Gerusalemme

e gridatele che la sua tribolazione รจ compiuta

la sua colpa รจ scontata,

- Pubblicitร  -

perchรฉ ha ricevuto dalla mano del Signore

il doppio per tutti i suoi peccatiยป.

Una voce grida:

ยซNel deserto preparate la via al Signore,

spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.

Ogni valle sia innalzata,

ogni monte e ogni colle siano abbassati;

il terreno accidentato si trasformi in piano

e quello scosceso in vallata.

Allora si rivelerร  la gloria del Signore

e tutti gli uomini insieme la vedranno,

perchรฉ la bocca del Signore ha parlatoยป.

Sali su un alto monte,

tu che annunci liete notizie a Sion!

Alza la tua voce con forza,

tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.

Alza la voce, non temere;

annuncia alle cittร  di Giuda: ยซEcco il vostro Dio!

Ecco, il Signore Dio viene con potenza,

il suo braccio esercita il dominio.

Ecco, egli ha con sรฉ il premio

e la sua ricompensa lo precede.

Come un pastore egli fa pascolare il gregge

e con il suo braccio lo raduna;

porta gli agnellini sul petto

e conduce dolcemente le pecore madriยป.

Lโ€™avvento della Salvezza

Questo testo รจ la prima pericope della seconda parte del libro di Isaia, che comprende i capitoli da 40 a 55, chiamati anche Secondo Isaia o Deuteroisaia. Il periodo in cui vanno inseriti questi oracoli รจ caratterizzato da inquietudine e incertezza in seguito al decreto di Ciro di Persia che permetteva agli Israeliti esiliati a Babilonia di ritornare nella propria terra.

ยซProclamareยป รจ il verbo che meglio esprime il senso della pericope. Il profeta รจ consapevole che la sua missione consiste nellโ€™annunciare la salvezza che appartiene esclusivamente a Dio, il quale viene per realizzarla. La sua venuta รจ imprevedibile anche se certa. Per questo bisogna prepararsi ad accoglierla in modo che lโ€™aiuto del Signore risponda efficacemente al bisogno di salvezza dellโ€™uomo. Il messaggio รจ semplice nella sua essenzialitร  che richiama il cuore del vangelo: solo in Dio cโ€™รจ salvezza e non in una qualche forma di organizzazione giuridica, politica o cultuale. Il profeta araldo proclama il suo messaggio di consolazione lontano dai centri di potere politico e di culto per affermare che la loro autoritร , la quale esige il rispetto di norme di rituali o adesione a precisi codici etici, รจ superata dalla presenza del Signore. Egli viene quale portatore di grazia e di pace, propone una relazione di cura chiedendo semplicemente un atteggiamento di umile fiducia nei suoi confronti.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Titoย Tt 2,11-14;3,4-7

Il Signore ci ha salvato con unโ€™acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo.

Figlio mio, รจ apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare lโ€™empietร  e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietร , con giustizia e con pietร , nellโ€™attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesรน Cristo.

Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquitร  e formare per sรฉ un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Ma quando apparvero la bontร  di Dio, salvatore nostro,

e il suo amore per gli uomini,

egli ci ha salvati,

non per opere giuste da noi compiute,

ma per la sua misericordia,

con unโ€™acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,

che Dio ha effuso su di noi in abbondanza

per mezzo di Gesรน Cristo, salvatore nostro,

affinchรฉ, giustificati per la sua grazia,

diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

Salvati per grazia

La pericope liturgica propone due brani tratti dalla lettera Tito nei quali Paolo ricorda lโ€™evento capitale per la fede e la vita degli uomini. A Dio รจ piaciuto rivelarsi a tutti gli uomini, mediante suo Figlio Gesรน Cristo, mostrandosi come Salvatore. Offrendosi liberamente alla morte di croce, Egli ha dato sรฉ stesso per noi affinchรฉ potessimo essere liberati dalla schiavitรน del peccato e formare una comunitร  che testimonia con la propria vita la bellezza dellโ€™amore di Dio. Il modo con il quale Dio viene incontro allโ€™uomo per amarlo diventa per tutti modello di vita. Egli, che ha rigettato le lusinghe delle tentazioni e ci ha amati fino al โ€œcolmoโ€ รจ luce che traccia la strada attraverso la quale compiere il pellegrinaggio spirituale che ci conduce alla piena conformazione a Cristo e, conseguentemente, alla totale manifestazione in noi dellโ€™amore di Dio.

Per Paolo la salvezza รจ sinonimo di giustificazione, ovvero di santificazione. Fine della nostra vita รจ diventare santi, raggiungere, cioรจ la pienezza dellโ€™amore in Dio. Egli sin dallโ€™origine ci offre vocazione di essere suoi figli, eredi della vita eterna, ovvero, la vita stessa di Dio che ama totalmente, fedelmente, gratuitamente ed eternamente. Non diventiamo santi mediante le nostre opere ma esse diventano le opere di Dio nella misura in cui, lasciandoci riconciliare e rigenerare dallo Spirito Santo, gli permettiamo di agire in noi per diventare riflesso e trasparenza del suo amore misericordioso.

+ Dal Vangelo secondoย Lucaย Lc 3,15-16.21-22

Mentre Gesรน, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ.

In quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuocoยป.

Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, lโ€™amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป.

Contesto

Dopo il proemio (1,1-4) la prima parte del racconto (1,5-4,13) รจ tutta giocata sul confronto (synkrisis) tra Giovanni il Battista e Gesรน. Tuttavia, lโ€™evangelista mostra la sproporzione tra i due personaggi dei quali il primo รจ subordinato al secondo, come la promessa precede ed รจ in relazione al compimento. Giovanni รจ il ยซprofeta dellโ€™Altissimoยป (1,76) e precursore (3,1-20) mentre Gesรน รจ il ยซFiglio dellโ€™Altissimoยป (1,32) come confermano gli episodi del battesimo (3,21-22), la genealogia (3,23-38) e le tentazioni (4, 1-13).

La predicazione di Giovanni รจ narrata in tre scene: nella prima (vv.7-9) si parla del giudizio imminente, nella seconda (vv. 10-14) cโ€™รจ lโ€™appello ad un cambiamento etico e nella terza (vv. 15-17) lโ€™annuncio del Messia. Il v. 18, che chiude la sezione sul Battista, รจ un sommario che sintetizza la sua missione nellโ€™attivitร  di consolazione e di evangelizzazione.

Il brano liturgico si colloca tra la fine del ministero del Battista e il trittico formato dalla scena del battesimo (3,21-22), la genealogia (3,23-38) e le tentazioni (4,1-13).

Testo

Il testo liturgico risulta dallโ€™unione di due brani distinti (vv.15-16.21-22) divisi dallโ€™episodio dellโ€™arresto di Giovanni Battista (vv.19-20). I due brani hanno alcuni punti di contatto: il popolo, lโ€™identitร  messianica, il battesimo e lo Spirito Santo.

Nei vv. 15-16 cโ€™รจ una sorta di dialogo tra Giovanni e il popolo che si domandava se fosse lui il Messia promesso e atteso. Il Battista nega di essere il Cristo che, invece, sarebbe venuto dopo di lui. Gli Israeliti aspettavano come Messia un profeta, uomo di Dio e del popolo. La figura di Giovanni si stagliava nitidamente nel panorama religioso dellโ€™epoca che non brillava per coerenza e onestร . La gente, sinceramente desiderosa di veder realizzate le promesse salvifiche, intravede nel Battista un leader capace di attivare un dinamismo di cambiamento sociale. Riconoscono in lui un uomo che puรฒ interpretare la volontร  di Dio ed aiutarla a metterla in pratica. Tuttavia, il Battista, deludendo le attese della gente e dei suoi discepoli, rimanda ad un soggetto a lui superiore che sta per venire la cui missione รจ quella di battezzare ยซin Spirito Santo e fuocoยป. Anche lโ€™altro sarร  un Battista, non con lโ€™acqua ma con lo Spirito Santo. Giovanni stesso istituisce un parallelismo, che richiama gli episodi dellโ€™infanzia dei due bambini il cui destino รจ legato sin dallโ€™origine. Giovanni, da vero profeta, qual era, non afferma il suo pensiero ma la veritร  che giร  era emersa nelle annunciazioni e nei cantici di lode, sia di Zaccaria che di Maria e Simeone. Egli testimonia la veritร  dellโ€™evento salvifico che avrebbe iniziato a realizzarsi da lรฌ a poco. Lโ€™immagine, che traduce plasticamente la consapevolezza della propria indegnitร  davanti al veniente ยซpiรน forteยป, insegna agli ascoltatori a leggere gli eventi successivi riguardanti Gesรน come rivelativi della sua identitร  e missione, secondo il progetto di Dio. Il vero soggetto della salvezza non รจ lui ma ยซil piรน forteยป che viene dopo di lui, perchรฉ chi opera non รจ lโ€™acqua ma lo Spirito Santo. Giovanni utilizza lโ€™acqua, mentre il Messia sarร  lo strumento dello Spirito per purificare e santificare. Il battesimo di Giovanni con lโ€™acqua รจ un segno provvisorio che rimanda ad un evento che invece lascia un segno permanente. Il Battista si mette dalla parte del popolo per condividere con esso la speranza della salvezza. Nel suo immaginario il Messia sta per visitare il suo popolo come un giudice. La giustizia da lui esercitata consisterebbe soprattutto nel separare i giusti dagli empi, come atto necessario per salvare i primi ed eliminare gli altri. Tuttavia, questa aspettativa, interpretata e alimentata dalla predicazione del Battista, sembra andare delusa dallโ€™arresto del profeta. Luca fa precedere lโ€™episodio del battesimo da quello della prigionia di Giovanni che segna la conclusione del suo ministero. La vicenda, che vede lโ€™uomo di Dio ingiustamente incarcerato, puรฒ essere osservato secondo lโ€™ottica umana, e appare come il trionfo del potere del male, oppure come un segno che conferma lโ€™autenticitร  dellโ€™annuncio profetico perchรฉ รจ in linea con la tradizione per la quale il profeta non puรฒ non soffrire e addirittura morire. La persecuzione รจ il segno dellโ€™origine divina della parola profetica. La persecuzione segna il momento nel quale anche il Battista viene โ€œbattezzatoโ€. Infatti, la passione viene associata al battesimo โ€œdi sangueโ€ (cf. Mc 10,39). Nel momento in cui il Battista annuncia il giudizio divino egli stesso viene sottoposto a quello umano che sembra avere la parola ultima. In realtร , รจ proprio in questo snodo vitale che si inserisce il ministero di Gesรน, lโ€™opera di Dio e il giudizio salvifico.

Nellโ€™ottica dellโ€™evangelista Luca, infatti, il battesimo con lโ€™acqua aveva una funzione profetica. In quanto tale il suo valore non era legato alla persona di Giovanni ma a quella dellโ€™altro Battista la cui missione non era semplicemente la continuazione del primo ma il compimento della promessa di Dio. Al contrario del racconto di Marco e Matteo, in quello di Luca non si fa menzione di Giovanni nellโ€™episodio del battesimo di Gesรน. Questo per sottolineare la distinzione tra la figura e la missione di Giovanni, primo Battista, da quello di Gesรน, secondo e definitivo Battista. Come cโ€™รจ un primo e un secondo Battista, cosรฌ cโ€™รจ un primo Adamo, figlio di Dio, e il Figlio di Dio che si fa Adamo (si veda la genealogia in cui da Gesรน, figlio di Giuseppe, si giunge ad Adamo, figlio di Dio).

Nella seconda parte della pericope liturgica (vv. 21-22) la scena non รจ centrata tanto sul battesimo, inteso come ยซbagno ritualeยป, ma su ciรฒ che quel segno rappresenta per Gesรน e per il destino della sua vita. Come Giovanni, anche Gesรน si mette dalla parte del popolo facendosi carico delle sue prove e delle sue attese. La conversione e il perdono dei peccati diventano le direttrici del ministero di Gesรน che si sviluppa attraverso un lungo processo di discernimento sintetizzato nellโ€™immagine della preghiera; spesso caratterizza il personaggio di Gesรน nellโ€™atto di pregare (cf. 5,16; 6,12;9, 18.28-29; 11,1; 22,41.44.45; 23,34.46). La prima pericope era un dialogo tra Giovanni e il popolo riguardo al Messia Battezzatore, la seconda, invece, รจ caratterizzata dallโ€™esperienza dellโ€™incontro di Gesรน col Padre. La scena richiama i racconti di vocazione profetica, in particolare quello di Ezechiele, Geremia e Isaia. Lโ€™apertura dei cieli riecheggia la chiamata di Ezechiele (1,1), lo Spirito Santo in forma corporea di colomba la figura dei serafini in Isaia 6 e la voce celeste che attesta la figliolanza riprende la vocazione di Geremia (1,1-2). Il battesimo con lโ€™acqua รจ profezia della passione nella quale Dio consacra il ยซfiglio amatoยป come servo dellโ€™uomo redento, la cui missione assume, oltre alla funzione regale e profetica, anche quella sacerdotale del santificare il popolo per renderlo erede della vita di Dio.

La profezia di Giovanni permette di cogliere un nesso profondo tra il battesimo di Gesรน, nel quale viene unto di Spirito Santo (diviene Messia-profeta), e lโ€™evento della Pasqua-Pentecoste in cui il Cristo battezza in Spirito Santo e fuoco. Gesรน, a differenza di Maria, Elisabetta, Giovanni, Zaccaria e Simeone sui quali scende lo Spirito Santo, รจ il solo ad averlo ricevuto in maniera permanente. La missione profetica, degli altri personaggi ispirati dallo Spirito, รจ in funzione di quella dellโ€™unico Messia Salvatore che lo dona ai credenti in maniera stabile e permanente.

MEDITATIO

Esercizio di umiltร  per essere uomini veri

Dalla mangiatoia di Betlemme alle acque del fiume Giordano, questo รจ lโ€™itinerario che abbiamo compiuto nel tempo di Natale. Cโ€™รจ un filo rosso che congiunge la nascita di Gesรน e il suo battesimo. In entrambi gli eventi Dio si manifesta. Gli angeli, annunciando ai pastori il vangelo della nascita del Salvatore, indicano nel bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia il segno dellโ€™amore di Dio per gli uomini.

Il bambino che รจ nato per noi รจ lo stesso Gesรน che, coinvolgendosi totalmente nella storia umana, diventa fratello con noi; insieme agli altri penitenti si sottopone al battesimo di Giovanni. La povertร  della mangiatoia non รจ semplicemente una condizione sociale subita, ma รจ scelta consapevolmente e liberamente come stile di vita.

Come lโ€™umiltร  di una stalla รจ stata la prima dimora del Dio fatto uomo, cosรฌ la riva del Giordano diventa la scuola nella quale, senza molte parole, il figlio di Dio che รจ anche figlio dโ€™uomo, insegna a rinnegare lโ€™empietร  e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietร , giustizia e pietร . Gesรน, da vero uomo qual รจ, ammaestra allโ€™arte dellโ€™essere uomini veri.

Il popolo aveva delle attese e sperava nellโ€™avvento di un Messia che avrebbe liberato Israele restituendogli lโ€™indipendenza e la prosperitร . Giovanni aveva cercato di educare il popolo deviando le aspettative della gente da sรฉ e indirizzandole verso il ยซpiรน forteยป che avrebbe battezzato in Spirito Santo e fuoco.

Nellโ€™immaginario del Battista, il Cristo avrebbe rimesso le cose in ordine dal punto di vista morale riportando il popolo nellโ€™alveo dellโ€™obbedienza alla legge di Dio. In realtร , la missione di Gesรน sarebbe andata molto oltre le attese politiche e le aspettative etiche, puntando sul rinnovamento interiore dellโ€™uomo per renderlo partecipe della sua stessa figliolanza divina.

I desideri del popolo e del Battista, come anche quelli che albergano nel nostro cuore, per quanto legittimi e nobili, sono mondani. Invece dโ€™interrogarci su chi potrebbe aiutarci a realizzare le nostre aspirazioni, dovremmo domandarci a cosa il Signore ci sta chiamando e quale sia la sua volontร .

Gesรน รจ venuto a portare a compimento lโ€™attesa della speranza beata, quella stessa che lo spinge a immischiarsi con gli uomini guardandoli come fratelli con gli occhi della compassione. Gesรน, il Figlio dellโ€™Altissimo, sceglie di farsi povero per essere in mezzo ai poveri. Non รจ piรน segno da vedere, come lo fu per i pastori.

Gesรน manifesta il suo essere per gli uomini perchรฉ viene a stare con gli uomini. In tal modo egli vive la libertร , intesa non semplicemente come autonomia o assenza di limiti e condizionamenti, ma come scelta di amore. La via della libertร  inizia dal distacco da ogni forma di possesso e dalla rinuncia allโ€™istinto del controllo.

La tendenza al possesso e al controllo sono i primi ostacoli alla libertร . La sobrietร  รจ il contrario dellโ€™aviditร  propria del consumismo che ci fa smaniare di novitร . Sobrietร  significa sapersi accontentare ed essere riconoscenti per quello che si ha.

La sobrietร  รจ la prima virtรน degli uomini liberi che crescono anche nellโ€™esercizio della giustizia man mano che imparano il valore della condivisione, vero mezzo perchรฉ ci sia fraternitร  e uguaglianza. Il vertice della libertร  interiore si tocca con la pietร , che รจ il rapporto filiale con Dio, il quale con la sua potenza continuamente mi genera come nuova creatura.

Con la preghiera Gesรน insegna ad immergerci in Dio con lโ€™atteggiamento di piena obbedienza e abbandono in Lui. La preghiera umile e confidente ha il potere di aprire il Cielo e la porta del nostro cuore a Dio per ricevere il suo dono dโ€™amore.

Gesรน, mentre รจ in preghiera, apre il suo cuore al Padre e da Lui riceve i due doni essenziali: lo Spirito Santo e la Sua parola. Nella preghiera Dio mostra il suo volto, ci riempie di grazia e ci illumina. Come per Gesรน, anche su di noi scende lo Spirito Santo per abitarci, e la parola del Padre ci costituisce suoi profeti.

Il battesimo che riceviamo รจ lโ€™inizio dellโ€™opera di Dio che fa di noi i suoi figli, sul cui volto risplende la sua gloria.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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