don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 7 Marzo 2020 – Mt 5, 43-48

Quando il prossimo da amare è il nemico

Sabato della I settimana di Quaresima

Non è vero che Dio non ha nemici perché essi sono quelli che lo odiano. Odiare significa volere che l’altra persona non ci sia e quindi escluderla dall’orizzonte della propria vita. Da qui scaturisce la persecuzione e l’avversione fino all’eliminazione dell’avversario. Essere nemico è una scelta personale, non un giudizio o una constatazione. 

Anche l’amore è una scelta personale, ma di segno opposto a quella dell’odio che usa gli strumenti del male. Il fine dell’amore è promuovere, abbracciare, includere gli altri e i suoi mezzi sono il servizio, la buona parola e i gesti gentili. 

La perfezione del Padre celeste, a cui devono tendere i suoi figli, consiste nel superarsi continuamente nell’amore. Egli infatti continua a donarsi sull’altare per riconciliarci con Lui e aggregarci alla comunità dei figli di Dio. Il fine di Dio, dunque la sua perfezione, è il bene dell’uomo. L’amore di Dio è infinito perché è senza condizioni.

Gesù ci rivolge l’invito ad essere sempre luminosi come il sole e fecondi come la pioggia e a non mettere confini all’amore o a non fare distinzioni tra i suoi destinatari. La forma più alta di amore è pregare per quelli che lo rifiutano affinché anche nel nemico possiamo riconoscere il fratello a cui farci prossimi senza stancarci di essere portatori della luminosa speranza e della umile carità. 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


Siate perfetti come il Padre vostro celeste.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

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