don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 6 Aprile 2020

La casa dell’amicizia in cui ospitare Gesù

Lunedì della Settimana Santa

Dopo alcuni giorni da quello in cui aveva risuscitato il suo amico Lazzaro, Gesù ritorna a Betania ospite dei suoi amici. Betania significa casa della sofferenza. Gesù, risuscitando Lazzaro aveva ridato il sorriso della speranza a quella casa che era caduta nel pianto del lutto. Gesù sta per entrare nell’ora della prova in cui anche il suo animo sarà turbato. È il momento nel quale Gesù cerca conforto e lo trova in quella famiglia di cui ha condiviso il dolore fino alle lacrime. 

Gli amici preparano per Gesù una cena durante la quale ognuno dei tre padroni di casa gli dimostrano la loro amicizia affettuosa: Marta serve con premura e attenzione, Lazzaro lo intrattiene amabilmente mentre cenano e Maria onora Gesù offrendogli il profumo di puro nardo che versa sui suoi pedi e li asciuga con i lunghi capelli. 

Durante l’ultima cena ai discepoli che sono attorno a lui, ai quali Gesù aveva appena lavato i piedi, dice: non c’è amore più grande di questo, dare la propria vita per gli amici. Maria, Marta e Lazzaro incarnano tre atteggiamenti con i quali coltivare l’amicizia con Gesù: il servizio, la compagnia e la testimonianza. A volte la dimensione spirituale la intendiamo come qualcosa di altro rispetto alla realtà umana con la quale trattiamo tutti i giorni. I tre fratelli ci suggeriscono invece che la fede, intesa come intimità con Gesù, non ci porta distanti dall’umanità ma, al contrario, molto più vicini per coglierne tutto il suo valore, lo stesso che Dio ci attribuisce. 

Gesù, come al pozzo di Sicar e come avverrà sulla croce, si fa mendicante di amore, di calore umano, di affetto. Come potrebbe sussistere un’amicizia, e come questa potrebbe portare conforto, se non ci fosse la gentilezza nel servizio, la sincerità nella condivisione, la tenerezza nel comunicare la propria interiorità?

Viviamo questa Settimana Santa, mettendo da parte i ragionamenti che sono il frutto di una mente che calcola, misura e pesa. Lasciamoci andare all’immediatezza del cuore che non teme di essere affettuoso e dolce con il suo Signore. 

Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!


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