Incontro al Padre – Venerdรฌ della IV settimana di Pasqua
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โย Gv 14,1-6
Dagli Atti degli Apostoliย (At 13,26-33)
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiรฒchia di Pisรฌdia, diceva nella sinagoga:]
ยซFratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi รจ stata mandata la parola di questa salvezza.
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Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesรน e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli รจ apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si รจ realizzata, perchรฉ Dio lโha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesรน, come anche sta scritto nel salmo secondo: โMio figlio sei tu, io oggi ti ho generatoโยป.
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Paolo, rigenerato dalla misericordia del Padre, diventa testimone gioioso per i suoi fratelli minori
Paolo nella sinagoga di Antiochia di Pisรฌdia, dopo aver ripercorso le tappe fondamentali della storia del popolo dโIsraele secondo la categoria della fedeltร di Dio allโalleanza stipulata con i patriarchi, passa ad annunciare che รจ giunto finalmente il tempo del compimento della promessa fatta dal Signore. Lโatteso si รจ fatto presente nella persona di Gesรน, ma da molti รจ stato rifiutato; infatti, pur essendo innocente fu messo a morte come un malfattore. Tuttavia Dio, facendolo risorgere dai morti manifesta che il suo amore รจ per sempre e, attraverso il Risorto e i suoi testimoni, invita a cogliere lโoccasione per lasciarsi riconciliare e riscrivere la storia di amore con Lui da figli, non piรน da schiavi.
Paolo non racconta una storia inventata o edulcorata per convincere della validitร del suo pensiero, ma narra la storia di Gesรน alla luce della promessa di Dio contenuta nella Legge e i profeti e il suo riflesso nella propria vita di uomo rigenerato dalla morte e risurrezione di Cristo. Quella di Paolo non รจ tanto un insegnamento, quanto una testimonianza di rinascita come figlio di Dio, attraverso la morte vissuta quando ha visto crollare tutte quelle convinzioni e pregiudizi che, se da una parte, sostenevano la presunzione di salvarsi attraverso la pratica delle norme della legge, dallโaltra alimentavano le contrapposizioni e la guerra โsantaโ contro i propri fratelli di fede.
Paolo testimonia con la sua vita quanto feconda sia la fedeltร di Dio allโuomo che puรฒ rinascere solo unendosi alla morte e alla risurrezione di Gesรน. Guardiamo Paolo come esempio e modello di evangelizzatore che si pone nei confronti di chi incontra come un fratello che condivide la gioia di essere riconciliato col Padre. Paolo รจ come il figlio maggiore della parabola di Luca 15 che alla fine (non scritta dallโevangelista) diventa lโorganizzatore della festa per il fratello minore ritornato a casa.
+ Dal Vangelo secondo Giovanniย Gv 14,1-6
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: ยซNon sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: โVado a prepararvi un postoโ? Quando sarรฒ andato e vi avrรฒ preparato un posto, verrรฒ di nuovo e vi prenderรฒ con me, perchรฉ dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la viaยป. Gli disse Tommaso: ยซSignore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?ยป. Gli disse Gesรน: ยซIo sono la via, la veritร e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di meยป.
ร giunta lโora per Gesรน di ยซpassare da questo mondo al Padreยป e prepara i discepoli al distacco. Ogni separazione รจ una ferita che si apre. Sebbene dolorosa, essa diventa la porta di accesso per andare incontro al Padre. Gesรน esorta a credere in Dio e a credere in Lui. Questo vuol dire, da una parte, affrontare la paura del distacco spingendo lo sguardo oltre la morte, e dallโaltra, aprirsi allโaiuto di Gesรน che, risorto dai morti, viene a prenderci con sรฉ per introdurci nella Casa del Padre.
Gesรน non parla semplicemente come un uomo che conosce il suo destino di morte e invita alla rassegnazione, ma รจ il Figlio di Dio che lโaffronta certo di vincerla perchรฉ ยซlโamore รจ piรน forte della morteยป. Il suo destino รจ segnato e il Padre ha giร pronta la corona della vittoria perchรฉ ยซnon รจ possibile che la morte lo tenga in suo potereยป, come affermava s. Pietro il giorno di Pentecoste annunciando a tutti la risurrezione di Cristo. Credere vuol dire sbilanciarci sul versante della certezza di essere anche noi giร vincitori della morte e che il distacco รจ solo momentaneo perchรฉ anche il nostro destino รจ segnato, il posto nella Casa del Padre giร pronto accanto a Gesรน.
La veritร รจ che Dio ama lโuomo al punto di inviare suo Figlio; ce lo dona come Luce per gli occhi e pane per il cuore. Grazie a Gesรน e al suo sacrificio sulla croce lโintelligenza scopre il fine per il quale esistiamo e la volontร รจ ispirata a che la meta del nostro cammino sia raggiunta e noi possiamo vivere nella comunione piena col Padre. Gesรน Maestro รจ la Veritร che rivela allโuomo lโorigine e la meta del suo cammino esistenziale in questo mondo. Gesรน Signore รจ la vita, la vita eterna, ovvero lโamore di Dio che รจ da sempre e per sempre. Gesรน il Figlio di Dio รจ la via attraverso la quale andiamo incontro allโabbraccio del Padre.
๐ LEGGI LA PREGHIERA DEL GIORNO
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“