don Pasquale Giordano โ€“ Commento al Vangelo del 5 Luglio 2022

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Commento a cura di
don Pasquale Giordano
Fonte โ€“ Mater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร โ€ฆ [Continua sul sito]

Operai di comunione

La liberazione dellโ€™indemoniato coincide con la sua guarigione. Colui che prima era reso muto da un demonio acquista la capacitร  di parlare. La reazione allโ€™evento รจ contrastante. Le folle si stupiscono e riconoscono lโ€™intervento di Dio mentre i farisei si scandalizzano perchรฉ attribuiscono lโ€™esorcismo allo stesso demonio e accusano Gesรน di essere un suo accolito. Lโ€™invidia gioca brutti scherzi perchรฉ รจ una lente che deforma la realtร  stravolgendola. La denigrazione nasce sempre da un animo inasprito dalla gelosia, dalla sete frustrata di potere e di controllo sugli altri.

Lo stupore delle folle e la compassione di Gesรน sโ€™intrecciano e sโ€™illuminano vicendevolmente. La compassione supera il pregiudizio e lo stupore va oltre lโ€™apparenza; infatti, attraverso la prima sโ€™ incontra lโ€™umanitร  ferita e stanca mentre con la seconda si riconosce lโ€™intervento provvidenziale di Dio. Gesรน non sโ€™inorgoglisce per il successo e non sโ€™inasprisce per le critiche ma continua nella missione di predicare il Vangelo e di guarire ogni tipo dโ€™infermitร  e malattia. Questo perchรฉ, mantenendo lo sguardo del cuore fisso sul volto del Padre, non cerca altro che compiere la sua volontร .

La compassione รจ il sentimento che nasce da un animo puro come quello di chi รจ piรน desideroso di scoprire piuttosto che di possedere, di lasciarsi coinvolgere da una bellezza piรน grande invece di occupare posti di potere. Chi ha compassione non si preoccupa di sรฉ ma dellโ€™altro. Infatti, Gesรน, calandosi pienamente nella situazione delle folle stanche e disorientate, coglie il loro bisogno di unitร  e coesione. Le parole che Gesรน rivolge ai discepoli sono dirette anche a noi che spesso siamo accecati dalla gelosia.

Come quelle cattive dei farisei anche le nostre parole deformano la realtร  e creano confusione e disorientamento. Lโ€™azione del maligno avviene nel segreto e influisce sullโ€™interpretazione che diamo ai fatti e soprattutto si manifesta nei giudizi taglienti espressi nei confronti degli altri. Sicchรฉ da operai inviati nel campo per raccogliere la messe diventiamo come cinghiali che invadono i terreni per divorare e distruggere.

Signore Gesรน, poni una custodia alle mie labbra perchรฉ da esse possano uscire solo parole che servono per la necessaria edificazione dei fratelli. Scompaia dal mio animo ogni asprezza, sdegno, malignitร  e gelosia perchรฉ nel mio cuore possa farsi spazio la compassione. Donami occhi per vedere le necessitร  dei fratelli e non per stigmatizzare i loro errori, e fa che il mio indice non sia rivolto contro di loro ma le mie dita possano incrociare quelle di chi รจ nel dolore per sollevarlo e consolarlo con la mia amicizia. Rendimi operaio della comunione a servizio dellโ€™unitร  di tutti gli uomini.

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