don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 4 Settembre 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

La Legge è sempre mezzo e mai fine, l’uomo è sempre fine e mai mezzo

I farisei ravvisano subito nel gesto dei discepoli di Gesù una trasgressione della Legge e ne chiedono conto. La risposta alla loro domanda inquisitoria rimanda alla Scrittura che funge da chiave interpretativa della realtà. Non solo la Legge è normativa ma anche l’esperienza di vita. La narrazione indica come coniugare la Legge e la vita reale, quella che spesso ci ricorda che non siamo autosufficienti e che abbiamo bisogno dell’aiuto dell’altro.

Ciò che è messo in primo piano è appunto la realtà dell’uomo bisognoso che ha fame. La legge è a servizio del bisogno dell’uomo e in particolare di quello dell’amore. Non è il bisogno che comanda sull’uomo, ma è l’uomo, mettendosi in ascolto di sé e dell’altro, che trova nella pace, compimento del bisogno di amare e di essere amato, la guida per discernere e attuare le scelte più giuste anche quelle che sembrano contraddire la lettera del comandamento.

La vera trasgressione della Legge consiste nell’assolutizzarla e, dunque, nell’invertire l’ordine naturale delle cose per il quale il mezzo è in funzione del fine. La salvezza è l’approdo ultimo della vita ed essa consiste nel passaggio dalla soddisfazione del bisogno all’oblazione di sé all’Altro. In definitiva la Legge è data non per sé stessa o come forma di auto salvezza, ma per educare l’uomo alla relazione che va dall’accogliere l’aiuto ad essere aiuto per l’altro. 

Signore Gesù, Parola di Dio nella quale è riassunta tutta la Legge, donami la Sapienza per discernere la volontà divina e rimanere sulla via della salvezza. Aiutami a non confondere gli strumenti per ricevere in eredità la vita eterna dalla salvezza che è la meta del cammino terreno e il fine di ogni sforzo umano. Liberami dalla presunzione di potermi salvare da solo con le opere della Legge e dall’orgoglio con il quale giudico l’operato degli altri sulla base di una falsa idea di giustizia. Lo Spirito mi dia intelligenza per cogliere nella Legge il suo nucleo essenziale e, incarnandolo nella vita, mi istruisca per interpretarla secondo verità.